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Manovra 2023, via alla discussione alla Camera: opposizione attacca norma sui cinghiali

Domani il voto di fiducia, il testo poi dovrà tornare in commissione per l’emendamento senza copertura

22 Dicembre 2022

Manovra 2023, via alla discussione alla Camera: opposizione attacca norma sui cinghiali

Fonte: Imago

Tempi stretti per la manovra che una volta ricevuto il via libera dall'emiciclo dovrà passare al Senato per l'approvazione che dovrà avvenire entro la fine dell'anno, pena l'esercizio provvisorio. Discussioni in corso dopo il mega errore di ieri che ha portato ad ulteriori ritardi. Il governo infatti aveva detto di sì ad un emendamento del Pd per dare 450 milioni di euro all'Anci per il sostentamento ai Comuni. Fondi che in realtà non c'erano. In giornata la questione di fiducia, per poi blindare il passaggio a Montecitorio.

Manovra 2023, il testo torna in aula dopo l'errore di ieri

Scintile in mattinata tra governo e posizione. ad attaccare Giorgetti è stato il capogruppo di Verdi-Sinistra in commissione Bilancio Marco Grimaldi: "A lavorare male, ad aspettare per una settimana gli emendamenti, proporre più di duecento articoli, di cui cento marchette territoriali, si sbaglia sapendo di sbagliare e questo fa male solo al Paese". Nel mirino c'è l'emendamento di FdI che dice sì all'abbattimento della fauna selvatica e in particola modo dei cinghiali anche nelle città. Questi, se sani, potranno anche essere mangiati. È la novità trapelata nella serata di ieri, dopo l'approvazione. 

Grimaldi ha chiesto alla presidenza della Camera di poter votare una proposta di modifica soppressiva prima che il governo ponga la fiducia. "Questa norma - ha detto il deputato - viola le direttive europee e la Costituzione". Replica secca del capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti: "Questo è il Parlamento, non la Corte Costituzionale, chiedo che si rispetti il regolamento e i precedenti". 

Per Maria Elena Boschi il "Parlamento è stato trattato in modo indecente" e "non ci lamentiamo - ha detto la deputata di Italia Viva - per le scelte che non condividiamo perché la maggioranza ha il diritto e il dovere di fare scelte". Intanto il testo della manovra tornerà in commissione Bilancio al termine dei circa 30 interventi in aula alla Camera: colpa dell'approvazione dell'emendamento che stanziava 450 milioni di euro per i Comuni e che ha fatto saltare il banco.

Di Ivan Vito

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