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Emilia-Romagna, la Lega propone test di fertilità ai 26enni. Pd e M5s: “Aberrante”

La proposta contro la denatalità del leghista Daniele Marchetti scatena dem e pentastellati, ma l’esponente del Carroccio si difende: “Non hanno capito il senso

13 Dicembre 2022

Emilia-Romagna, la Lega propone test di fertilità ai 26enni. Pd e M5s: “Aberrante”

In Emilia-Romagna la Lega propone un test di fertilità per chi compie 26 anni. E scatena lai reazione di Pd e M5s. L’iniziativa di uno screening della fertilità per i 26enni è stata presentata tramite un emendamento alla legge di Stabilità in discussione la prossima settimana in Regione. A firmare la proposta è stato il consigliere regionale del Carroccio, Daniele Marchetti, secondo il quale la misura servirà per “contrastare il fenomeno della denatalità e prevenire le cause di infertilità”.

Emilia-Romagna, la Lega propone test di fertilità ai 26enni contro la denatalità

Secondo il M5s, quella della Lega emiliana è “un’idea aberrante da regime totalitario”. Ma Marchetti difende la proposta: “Forse non hanno compreso il senso, spero di poter avere un confronto con chi mi contesta”. Per il leghista il senso è contrastare il calo delle nascite. “Al fine di contrastare l’invecchiamento progressivo della popolazione e il calo demografico”, si legge nel testo dell’emendamento, “è necessario rendere più consapevole la popolazione sull’importanza di monitorare la propria fertilità per una scelta consapevole circa la volontà e la possibilità di avere un figlio”. Da qui nasce la proposta, “in via sperimentale”, di introdurre nel 2023 e nel 2024 una chiamata attiva per lo screening della fertilità rivolta a chi in quegli anni ha già o deve compiere 26 anni tramite una campagna a carico del servizio sanitario regionale.

Marchetti, firmatario della proposta: “Non c’è nulla di insensato o illogico”

“Per aumentare la natalità sono necessarie soluzioni efficaci per conciliare tempi di vita e di lavoro dei genitori, misure per la co-genitorialità, serve garantire un congedo parentale che sia pienamente paritario, ed evitare di penalizzare sui luoghi di lavoro chi decide di mettere al mondo un figlio”, è la posizione del capogruppo del M5s in Emilia-Romagna, Silvia Piccinini. “Ecco perché chiediamo che l’emendamento venga ritirato al più presto e che quindi non venga nemmeno discusso in aula”. Ma la Lega non sembra voler arretrare: domani, mercoledì 14 dicembre, l’emendamento dovrebbe essere discusso in aula. Con Marchetti che ha ribadito come “non ci sia nulla di aberrante, insensato o illogico: male non fa a nessuno”.

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