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Bonus cultura per i 18enni, il Governo fa marcia indietro. "Cambiare non abolire", il ministro Sangiuliano: "Limite Isee"

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia tra i firmatari dell'emendamento: "Tueteleremo i giovani e modificheremo la App18 eliminando le storture"

10 Dicembre 2022

Bonus cultura per i 18enni, il Governo fa marcia indietro. "Cambiare non abolire", il ministro Sangiuliano: "Limite Isee"

Niente abolizione del bonus cultura per i 18enni. Dal governo arriva la marcia indietro dopo l'emendamento presentato dalla maggioranza per azzerarlo. Adesso la nuova idea è diventato un cambio radicale della misura disposta dal governo Renzi, per cui, racconta Davide Bellomo della Lega "ha incentivato più le truffe che la cultura, venendo meno completamente allo scopo formativo per il quale era stato previsto. Ben venga dunque la revisione della 18App".

Bonus cultura per i 18enni, il governo fa marcia indietro e propone di cambiarlo 

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia tra i firmatari della misura, corregge il tiro. "È tutta propaganda, non abbiamo detto che aboliamo il bonus cultura e basta, le opposizioni difendono un totem". "Noi tuteleremo i giovani e modificheremo la App18 eliminando le storture", ha detto. Nella giornata di ieri si era ferocemente scagliato contro l'emendamento del governo Matteo Renzi che aveva dichiarato: "Per me è un errore gravissimo. Chi crede che tagliare sulla cultura sia un errore firmi e faccia girare questa petizione. Grazie", lanciando una petizione sul sito di Italia Viva.

Sul tema si è espresso il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha spiegato: "È necessario ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati".

"Inoltre occorre mettere a punto un vero meccanismo anti truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico che nasca una vera carta della cultura per i giovani", dice.

Bonus cultura cancellato, cosa prevedeva la riforma del governo

In merito al bonus cultura, il governo pensava di utilizzare circa 230 milioni di euro per il sostegno all'editoria, librerie e spettacoli del vivo. Il mondo della musica e dello spettacolo, peraltro, è stato uno dei più colpiti durante la pandemia, e diversi artisti si sono lamentati della scarsezza di fondi messa a disposizione dai governi precedenti. Una recente ricerca dimostra invece come il bonus di 500 euro destinato ai 18enne, sia stato utilizzato 2 volte su 3 per compare libri.

Di Ivan Vito

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