Guerra in Ucraina, Macron: "Negoziare è possibile". Presto l’incontro con Putin

Il presidente francese, Emmanuel Macron conferma pubblicamente l'intenzione di parlare con il presidente russo Vladimir Putin. La notizia era stata anticipata nei giorni scorsi da fonti dell'Eliseo, per cercare una via d'uscita rispetto alla guerra tra Ucraina e Russia, in corso ormai dal mese di febbraio. Il presidente francese resta fiducioso e pensa che "negoziare sia possibile"

Guerra in Ucraina, Macron presto incontrerà Putin

In un'intervista alla tv americana Abc in occasione della sua visita a Washington, il presidente francese ha detto che nei prossimi giorni avrà un colloquio telefonico con il presidente russo, con cui l'ultimo contatto risale all'11 settembre. Marcon si riferisce a Putin dicendo: "Ha commesso un errore. È impossibile tornare al tavolo e negoziare qualcosa? Penso che sia sempre possibile". Poi il presidente ha spiegato che per il colloquio con il presidente russo voleva aspettare la visita a Washington e "avere una discussione approfondita con il presidente Biden e i nostri team".

Incontro Macron-Putin: "La guerra Russia-Ucraina sarà il primo tema della  discussione"

La guerra russa in Ucraina "sarà il primo tema della nostra discussione", vogliamo costruire "una pace sostenibile", ha detto Macron nell'incontro con Biden alla Casa Bianca, dicendosi "felice e onorato di essere qui per la prima visita di Stato dell'amministrazione americana". "È estremamente importante avere uno stretto coordinamento tra noi su queste diverse questioni. Vogliamo risolvere le conseguenze dirette e indirette della guerra sulle nostre economie e sulla nostra gente", ha sottolineato Macron, che ha poi ringraziato il presidente americano e la first lady per "la meravigliosa cena che abbiamo avuto ieri, per l'amicizia e per la qualità delle discussioni che abbiamo e per le decisioni comuni che prendiamo in questo momento così difficile".

Macron si mostra fiducioso rispetto al prossimo incontro, che si terrà a breve con il capo di stato russo e da cui potranno esserci svolte nel conflitto tra Cremlino e Kiev.