17 Novembre 2022
fonte: imagoeconomica.it
"Nessun problema: dal primo gennaio 2023 il tetto per l'uso del contante salirà a 5.000 euro. La norma sarà inserita in legge di Bilancio". Lo riferiscono fonti della Lega. La misura era stata annunciata con il decreto legge aiuti quater, dove però alla fine la norma non era entrata perchè - spiegano le stesse fonti del Carroccio oggi - "mancavano il requisito di necessità e il requisito di urgenza". Ora comunque è ufficiale: dal prossimo anno la soglia passerà da 2mila a 5mila euro.
La nuova norma sul rialzo al tetto del contante troverà dunque spazio nella legge di Bilancio in discussione la prossima settimana, probabilmente lunedì 21 novembre 2022. L'innalzamento a 5.00 euro era già contenuto nell'articolo 6 dell’ultima bozza, quella entrata in Consiglio dei ministri il 10 novembre scorso. "All'articolo 49 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 sono apportate le seguenti modificazioni: (...) al comma 3-bis, secondo periodo, le parole “1.000 euro” sono sostituite dalle seguenti “5.000 euro”. Questo quanto si legge.
"La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio", rassicurano dunque fonti del partito di Matteo Salvini, da sempre in prima linea per l'innalzamento al tetto del contante. Lo affermano oggi, giovedì 17 novembre 2022. Non c'è urgenza quindi. Così la manovra slitta. Se ne tornerà a discutere anche nei prossimi giorni e poi l'innalzamento a 5mila entrerà in vigore in Italia a partire dal 1 gennaio del 2023.
Ma di cosa si tratta per l'esattezza? Esso rappresenta, in sostanza, un limite all’uso del contante per determinate operazioni. Superata quella cifra, superato scattano le sanzioni. Le transazioni soggette al tetto al contante sono, ad esempio, le seguenti:
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