16 Novembre 2022
Come diceva Giulio Einaudi sarebbe "importante conoscere prima di deliberare". In merito ai missili caduti in Polonia, il presidente Joe Biden per una volta si comporta da Presidente e prova a fermare la possibile escalation. "Considerata la traiettoria, è improbabile che siano stati lanciati dalla Russia", ha affermato Biden. Tutto il contrario di ciò che ha affermato Giorgia Meloni, che invece pare pronta a una "dichiarazione di guerra" al Cremlino. Il Presidente del Consiglio", si legge in una nota, "manifesta fortissima apprensione e preoccupazione per quanto accaduto. Esprime solidarietà al Governo e al popolo polacco. Il Presidente Meloni, in Indonesia per il G20, si sta riunendo in questo momento con gli Alleati NATO ed europei per verificare quanto accaduto e valutare i prossimi passi. Si tratta, in ogni caso, di un‘ulteriore conferma della gravità e delle conseguenze della ingiustificata aggressione russa nei confronti dell‘Ucraina".
"Ho sentito Mateusz Morawiecki (primo ministro polacco, ndr) per esprimere solidarietà al Governo e al popolo polacco. Mi sto riunendo adesso con gli Alleati NATO ai margini del G20 per verificare i fatti e valutare i prossimi passi. È una conferma della gravità e delle conseguenze dell’aggressione russa all’Ucraina", ha scritto sul proprio profilo Twitter Giorgia Meloni.
Il vertice della Nato è stato convocato d'urgenza dal presidente statunitense Joe Biden, il quale dopo la caduta dei due missili in Polonia, ha sentito Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. Tuttavia, è stato lo stesso presidente Usa a escludere che i missili siano russi. "Considerata la traiettoria, è improbabile che siano stati lanciati dalla Russia", ha infatti ammesso Joe Biden. Dal canto suo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sempre su Twitter, dove ha pubblicato una foto degli alleati riuniti, ha affermato: "La Nato e il G7 condannano i barbari attacchi della Russia alle città e alle infrastrutture ucraina. Siamo solidali con la Polonia dopo l'esplosione al confine. Un'indagine è in corso, resteremo in contatto con i nostri partner nei prossimi passi. Rimaniamo uniti".
La Polonia, intanto, si è appellata all'articolo 4 dell'Alleanza Atlantica. Questo prevede che "le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata". Non dovrebbe scattare l'articolo 5 della stessa Alleanza, quello in cui c'è scritto che "le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti".
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