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Governo, scontro Renzi-Pd su vicepresidenze delle Camere. Il leader di IV: "Se dem e M5s ci tengono fuori, andremo da Mattarella"

Matteo Renzi teme un accordo sottobanco tra i due partiti ed avverte. Calenda propone di non votare

17 Ottobre 2022

Governo, scontro Renzi-Pd su vicepresidenze delle Camere. Il leader di IV: "Se dem e M5s ci tengono fuori, andremo da Mattarella"

Matteo Renzi non ci sta: vuole dire anche lui la sua parola sulle vicepresidenze di Camera e Senato che spettano all'opposizione. Riguardo a questo punto oggi è intervenuto pesantemente sulla sua e-news spiegando: “Quelli che si stanno accordando con la maggioranza sono gli stessi che accusano noi di volere le poltrone. Io dico solo che gli accordi istituzionali devono garantire tutte le minoranze".

Governo, Renzi alla carica di Pd e M5s su vicepresidenze Camere

Se Pd e Cinque Stelle ci tenessero fuori sarebbe un atto di gravità inaudita, atto che dovremmo immediatamente porre alla attenzione del Presidente della Repubblica". Una dichiarazione forte che trova la sponda di Carlo Calenda che su Twitter rilancia: "Se Pd e M5s, come sembra, faranno l’accordo per spartirsi tutte le VicePresidenze di Camera e Senato destinate all’opposizione, noi non parteciperemo al voto. Se questo accordo si materializzerà, la scelta del PD in termini di alleanze sarà evidente". Posizione che trova d'accordo anche Renzi.

Il cosiddetto Terzo Polo, teme infatti che i due partiti nonostante i litigi e i non accordi durante la campagna elettorale, abbiano messo a segno un accordo per spartirsi i ruoli. Boccia (Pd) replica: "Quella di Renzi è la solita falsificazione. Speriamo che Renzi si fermi qui perchè sta dicendo cose false: i regolamenti di Camera e Senato garantiscono a tutte le opposizioni la presenza negli uffici di presidenza". Poi una stoccata ai numeri di IV: "Potranno accedere alle cariche - che sono elettive - negli uffici di presidenza, con i questori e i segretari d'Aula. Se si pretende con il 4,5% di ottenere una vicepresidenza del Senato che andrebbe ai gruppi maggiori è un po' troppo".

Renzi su incontro Meloni-Berlusconi: "Maggioranza finge di litigare" 


Renzi non crede ad un "litigio nella maggioranza parlamentare e commenta: "Per me è tutta una manfrina. Fingono di litigare ma sono già d'accordo. Sanno che non possono rompere e non romperanno. La settimana prossima avremo un governo e a quel punto vedremo se saranno capaci di affrontare le tante sfide della realtà".

Poi torna sull'elezione del presidente del Senato Ignazio La Russa anche con alcuni voti dell'opposizione: "A chi in queste ore ci dà la colpa di tutto, se Fontana e La Russa sono alla guida delle due Camere devono dire grazie alla strategia suicida di Enrico Letta. Dire che sono stati tre senatori renziani a far votare La Russa significa andate contro la logica" e "la matematica".    

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