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Pd, Letta verso le dimissioni: "Io non resto a lungo. Serve classe dirigente in grado di sfidare Giorgia Meloni"

Il segretario dem Enrico Letta: "C'è solo un partito che ha vinto le elezioni, Fratelli d'Italia. Per il resto sono state raccontare delle bugie"

06 Ottobre 2022

Pd, Letta verso le dimissioni: "Io non resto più a lungo. Serve governo giovane in grado di sfidare il governo di Giorgia Meloni

Enrico Letta (fonte imagoeconomica)

"Ringrazio quanti mi hanno chiesto un impegno di più lungo periodo ma lo riterrei un errore per voi e per il partito: iniziato la mia militanza politica da giovane, sono stato ministro nel '98 ed è giusto che il nostro partito metta in campo una classe dirigente più giovane in grado di sfidare il governo di Giorgia Meloni, una donna giovane". A parlare così oggi è Enrico Letta alla Direzione Pd, che si prepara alle dimissioni, le quali sembrano essere sempre più vicine.

Pd, Letta verso le dimissioni: "Io non resto a lungo. Serve classe dirigente in grado di sfidare Giorgia Meloni"

"Discuteremo di tutto nel percorso costituente ma amo questo simbolo, sono perché il simbolo rimanga così com'è perché racconta il servizio fatto all'Italia", afferma Enrico Letta. "Far nascere il Pd è stato un grande successo: è stata, è e sarà una storia positiva per il Paese". Oggi però - continua il segretario dem - "dobbiamo parlare di futuro, voglio proporvi un ragionamento sul futuro. Questa Direzione parla al futuro".

"C'è solo un partito che ha vinto le elezioni, Fratelli d'Italia. Per il resto sono state raccontare delle bugie", continua Letta, ricordando "la prima vita del Pd è stata di opposizione, lo dico per chi ci accusa di essere stati sempre al governo, e abbiamo mandato a casa il governo Berlusconi dopo tre anni di forte e dura opposizione. Da quella esperienza è nata la capacità pugnace del nostro partito".

"Sulle donne il fallimento della nostra rappresentanza è chiaro ed evidente, rispetto al quale non ho molto da aggiungere. Questo rappresenta il senso di un partito che non ha compiuto il salto in avanti necessario", afferma. Poi aggiunge: "Rispetto alle scelte che avremo davanti in Parlamento non è possibile tornare indietro rispetto alla necessità di avere capi gruppi parlamentari di rappresentanza femminile, rispetto alla necessità di mandare un messaggio con un governo per la prima volta guidato da una donna".

In ogni caso, "noi oggi cominciamo un percorso congressuale ma questo è intimamente connesso al lavoro di opposizione che da oggi comincia, dobbiamo vestire da subito i panni dell'opposizione perché il mandato che ci ha dato il voto è quello di essere la guida dell'opposizione". "Faremo un'opposizione intransigente e costruttiva", conclude infine.

Di Giorgia Belfiore

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