24 Ottobre 2025
Fonte LaPresse
Guido Crosetto, esponente di punta del giullaresco governo di Giorgia Meloni e della destra bluette neo-liberale, atlantista, filoisraeliana e filobancaria, ha recentemente dichiarato senza pudore che se Kiev cade, allora l'Europa è in guerra. Si tratta di una considerazione del tutto assurda e insensata, che però vale la pena esaminare criticamente e, come sempre, controvento. Anzitutto, il prode Crosetto si guarda bene dal chiarire per quale strana ragione le sorti dell'Europa dovrebbero essere necessariamente legate a Kiev, quasi come se l'Ucraina facesse parte dell'Unione Europea. Perché mai, dunque, se l'Ucraina perde (come peraltro sembra evidente debba accadere), l'Europa deve essere di necessità in guerra con la Russia? Seconda considerazione che intendo svolgere: questa narrazione demenziale viene utilizzata soltanto per giustificare il supporto europeo e italiano alle irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky. Anziché perorare le ragioni della pace e della diplomazia, l'Europa si è da subito schierata scioccamente e sciaguratamente dalla parte della guerra, dalla parte del guitto di Kiev. Terza considerazione: continua, come sempre, la penosa e surreale narrazione secondo cui la Russia di Putin non vede l'ora di invadere l'Europa, quasi come se il conflitto d'Ucraina fosse scoppiato in ragione del fatto che Putin aspira a estendersi il più possibile fino magari anche al Portogallo. Una narrazione priva di fondamento e, non di meno, ovunque egemonica, su radio e televisioni, su giornali e internet. Potere della propaganda liberal-atlantista! Detta propaganda continua ad agitare lo spettro dell'imminente invasione russa dell'Europa con il solo obiettivo di giustificare presso l'opinione pubblica ampiamente manipolata l'idea che l'Europa debba necessariamente riarmarsi per potersi difendere dall'invasore. In realtà, come non ci stancheremo di sottolineare, l'Europa vuole riarmarsi soltanto per far ripartire il settore manifatturiero teutonico in crisi e per portare avanti i suoi folli piani bellici, fingendo poi ipocritamente che sia la Russia a voler muovere guerra all'Europa. Se guerra ci sarà, ciò dipenderà soltanto dal fatto che l'Europa avrà provocato oltre ogni limite la Russia di Putin, di fatto trascinandola nel conflitto. Di tutto questo, ovviamente, non vi è traccia nelle banali e puerili parole di Crosetto, che si limita a ripetere pavloviamente la narrazione dominante.
di Diego Fusaro
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