24 Settembre 2022
Veronica Giannone, fonte: Imagoeconomica
La deputata Veronica Giannone, da poco uscita da Forza Italia, ha commentato - a Il Giornale d'Italia - la nostra analisi su come cambierà la gestione della pandemia a seconda di chi vincerà le elezioni di domenica 25 settembre 2022.
"Come cambierà la gestione della pandemia? Una domanda alla quale Il Giornale d'Italia ha provato a dare una risposta riferendosi alle decisioni prese nel tempo sulla questione e alle dichiarazioni fatte dai vari leader in questa campagna elettorale. In realtà credo sia sotto gli occhi di tutti il non discutere del tema nell'ultimo mese. Eppure alcuni organi di stampa hanno già ricominciato a parlare di risalita dei contagi e delle ulteriori dosi di vaccino aggiornate".
"Nello schema riportato però c'è qualcosa che proprio non mi torna: Forza Italia favorevole all'abolizione del Green pass e dell'obbligo vaccinale. Sembrerebbe proprio una barzelletta per me che in questo ultimo anno e mezzo all'interno del partito, ho dovuto combattere da sola contro super Green pass e vaccinazione obbligatoria, tanto da decidere di votare contrariamente non solo i decreti che puntualmente ci ritrovavano a votare senza alcuna modifica, ma anche e soprattutto contrariamente alla fiducia nei riguardi di questo governo dei cosiddetti "migliori"".
"Su forza Italia quindi proprio non ci scommetterei. Non possiamo dimenticare che colei che ha depositato per prima la proposta di legge che prevedeva l'obbligatorietà vaccinale Covid a tutti gli operatori sanitari è stata la Sen. Ronzulli, sostenuta e supportata da tutto il gruppo parlamentare, anche se nella realtà dei fatti molti non erano dello stesso avviso, e basterebbe guardare le presenze e le votazioni a favore, da parte dei colleghi di Forza Italia, durante tutte le fiducie poste. I numeri, da quel che ricordo, non erano poi così alti".
"E tornando alla Ronzulli, è la stessa che ha offeso, maltrattato verbalmente e schernito ogni persona che non era semplicemente a favore dell'obbligatorietà, arrivando a dire che i voti no vax, - perché quella è stata l'etichetta affibbiata a chi scelse consapevolmente e liberamente di non vaccinarsi-, le fanno schifo e ne fa volentieri a meno. Quanto poi esternato nei mesi proprio contro i non vaccinati, sinceramente, mi vergogno anche solo di ripeterlo, ma vi riporto, giusto per non dimenticare alcune delle migliori uscite della senatrice, alcune tra le dichiarazioni più "delicate"".
"Ci vorrebbe un Green pass differenziato che consenta l’accesso alle attività al chiuso solamente ai vaccinati, una sorta di All area pass, che non costringa chi si è responsabilmente vaccinato a dover subire delle restrizioni che si renderebbero necessarie a causa di chi, invece, non lo ha fatto”," ed anche “In caso di nuove limitazioni o di passaggi a zone rosse, il Governo applichi le restrizioni solo a chi non si vaccina pur potendo”, e ancora in un tweet "i no green pass sono dei malati di mente".
"Spero dunque sinceramente che le persone non dimentichino le limitazioni imposte, le discriminazioni, i ricatti, e le sospensioni dal lavoro senza retribuzione, l'incitamento all'odio verso coloro che non si sono sentiti protetti da questi rappresentanti politici e governativi, verso coloro che si sentono ancora, e per fortuna, liberi di scegliere".
Il 25 settembre è vicino.
Ricordiamo prima di votare. Sfatiamo il luogo comune secondo il quale noi italiani abbiamo la memoria corta.
Di Veronica Giannone
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