17 Settembre 2022
Da quando Maria Elena Boschi ha annunciato che Italia viva e Azione, candidate insieme, sarebbero pronte a richiamare Draghi al governo, in molti si sono domandati se il Presidente pro tempore, neo dimissionario, sarebbe capace di tornare a Palazzo Chigi e riprendersi il suo posto con una nuova maggioranza scaturita dalle urne. Urne che vedrebbero, almeno stando ai sondaggi, privilegiata la destra italiana e il partito di Giorgia Meloni. Il Corriere della Sera però taglia corto e, alla domanda, se fosse disposto a tornare a Palazzo Chigi, il presidente risponde: "No, c'è chi parla di nascosto ai russi". Questo è quanto dichiarato anche in conferenza stampa ieri sera a Palazzo Chigi, dopo l'ultimo consiglio dei ministri.
Un presidente che riporta sul tavolo l'ombra del tradimento, se così si può definire, vale a dire l'accusa degli 007 americani della distribuzione di 300 milioni di euro a 24 partiti. Qualcuno diede per scontato che tra loro ci fosse anche chi sbandierava la maglietta di Putin, eppure Salvini disse di aver "portato da Mosca soltanto Masha e Orso". Insomma il banchiere che ci aveva rimesso il cuore, non tornerà nel palazzo. Quando arriverà l'inverno, resterà a guardare l'effetto delle sanzioni sull'economia italiana.
Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri: le sanzioni funzionano, su questo non condivido Salvini: "La democrazia italiana è forte, non si fa battere dai nemici esterni, dai loro pupazzi prezzolati. Dobbiamo essere fiduciosi nella nostra democrazia, non bisogna avere timore di qualunque voce".
Intanto il presindete degli affari correnti ha appena varato un altro decreto di 14 miliardi e ha elargito pubblicamente i complimenti al ministro Daniele Franco: "Mi auguro che il prossimo governo ne abbia uno come lui". Subito dopo molla i cronisto e va a fare il suo mestiere, quello di rapprentanza nei comuni marchigiani interessati dal danno alluvionale.
Per loro l'inverno è arrivato prima che altrove.
E anche se ammette che da Washington siano arrivate rassicurazioni "sull'assenza di forse politiche italiane nella lista di chi ha beneficiato di fondi russi, non ci sono finanziamenti a candidati", poi però Draghi instilla il dubbio: "C’è quello che ama i russi alla follia e vuol togliere le sanzioni e parla tutti i giorni di nascosto con i russi... c’è, c’è pure lui, ma c’è tanta gente che non lo fa, cioè la maggioranza degli italiani".
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