13 Settembre 2022
Il nome di Giorgia Meloni impazza in tutto il mondo e così la leader in un'intervista al Washington Post rivela: "Non posso dire che di fronte a una tale responsabilità le mie mani non tremino", riferendosi alla possibile carica come nuovo premier italiano. "Qualora gli italiani decidessero che vogliono Meloni premier, sarò premier", ripete il motto del centrodestra. Parla del programma di Fdi che definisce "conservatore". L'articolo la definisce come "Una politica di estrema destra in procinto di diventare la prima donna premier in Italia".
E riserva un passaggio importante sul suo ruolo e figura in Europa "Non mi considero una minaccia, una persona mostruosa o pericolosa. Se dovessimo vincere le elezioni, una volta che presenteremo la nostra prima legge di bilancio forse all'estero si noterà che esistono partiti più seri di quelli che hanno aumentato il nostro debito per acquistare i banchi di scuola con le rotelle". Per Meloni il successo in politica è un successo: "Quando mi sono impegnata in politica non avrei mai pensato che sarei diventata una politica. Volevo fare l'interprete o la traduttrice. E sono giornalista".
"Ci ritroveremmo a governare l'Italia in quella che forse è una delle situazioni più complesse di sempre. Nel contesto europeo siamo in fondo alla classifica su tutti i fattori macroeconomici; il nostro debito pubblico è totalmente fuori controllo. Abbiamo a che fare con una povertà crescente". "Penso che non ci siano dubbi sul fatto che i nostri valori siano conservatori", dice. "Il tema della libertà individuale, le imprese private, la libertà dell'istruzione, la centralità della famiglia e il suo ruolo nella nostra società, la protezione dei confini dall'immigrazione incontrollata, la difesa dell'identità nazionale italiana: sono questi i temi di cui ci occupiamo".
All'interno del Partito Repubblicano ci sono due fazioni: i pro-Trump e gli anti-Trump. Meloni risponde: "Non entrerò nelle liti di un altro partito. Ero alla Conservative Political Action Coalition, ero alla National Prayer Breakfast, vengo sempre negli Stati Uniti molto volentieri. Gli Stati Uniti sono ovviamente un punto di riferimento per le nostre alleanze e ho un buon rapporto con il Partito Repubblicano".
"I repubblicani sono anche tra i partiti iscritti ai conservatori europei. Abbiamo reti che ci collegano, i nostri gruppi di riflessione lavorano con l'International Republican Institute, con la Heritage Foundation, facciamo scambi culturali e molte delle loro lotte riguardano cose di cui abbiamo parlato. Detto questo, non mi interessa entrare nel dibattito all'interno del Partito Repubblicano, perché sarebbe una questione troppo complessa per me. Sto seguendo attentamente la loro evoluzione e guardando cosa accadrà con le elezioni di medio termine".
Le domande si spostano su temi più delicati, in parte secondari ma che piacciono a chi la sfida sul campo politico. "Penso che un bambino sfortunato debba ricevere il meglio. E la cosa migliore è avere un padre e una madre. Sono cresciuta senza un padre. Sono stata cresciuto bene? Per l'amor di Dio, sì. Avrei voluto un padre? Sì". Sull'ideologia globalista dice che "mira a considerare come nemico tutto ciò che ti definisce e che i valori cristiani hanno plasmato la nostra civiltà", dicendosi "favorevole al crocifisso appeso ai muri delle nostre scuole pubbliche".
"Il vero scopo di alcune teorie gender non è di combattere le discriminazioni. Chi paga a caro prezzo per queste teorie sono le donne. Quindi non capisco il corto circuito che porta chi si è battuto per i diritti delle donne a volere ora che una persona che è biologicamente nata uomo possa competere con le donne nello stesso sport, sapendo bene che questo penalizzerà le donne", conclude.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia