07 Settembre 2022
Sulla democrazia Enrico Letta ha le idee un po’ confuse. Ieri, martedì 7 novembre, aveva detto che era in pericolo in caso di vittoria della destra. Oggi, invece, ha detto che anche in caso di vittoria della destra la democrazia è sana e salva. Immaginiamo lo stato d’animo dei candidati del Pd, con la linea del loro partito che cambia da un giorno all’altro: “Insomma: che cosa dobbiamo dire?”. Il problema è che, stando alle dichiarazioni in cui di smentisce da solo nel giro di poche ore, probabilmente non lo sa neppure Letta.
Ieri il segretario dei dem si era rivolto ai candidati, agli iscritti e agli elettori parlando del voto utile. Il voto utile, per chi non lo sapesse, funziona più o meno così: so che non mi voteresti, però sono l’unico che può evitare che il centrodestra abbia i due terzi del Parlamento e che possa toccare la Costituzione, quindi lascia stare Carlo Calenda e Matteo Renzi, non perdere tempo col M5s, non sprecare il tuo voto e vota per noi. Il tutto condito con lo slogan che il centrosinistra tira fuori ogni volta che si accorge di essere quasi spacciato: se vince la destra la democrazia è in pericolo. La stessa cosa che ha fatto ieri Letta. “La vittoria della destra è un pericolo per la democrazia”, ha tuonato. “Voglio lanciare l’allarme per la democrazia italiana, peso le parole, non voglio usare parole a vanvera: abbiamo 17 giorni di campagna per cambiare completamente la storia del nostro Paese ed evitare che l’allarme per la democrazia diventi realtà”.
La carta della disperazione della democrazia in pericolo è stata giocata anche da Romano Prodi, da Francesco Boccia e persino dalle Sardine, che appena rientrate da Formentera, dove hanno tenuto lezioni di etica politica ed economica durante l’happy hour, sono tornate a farsi sentire per ribadire che “se vince la destra è indubbio il rischio di un pericolo democratico”. Insomma: siamo andati a dormire convinti che la democrazia fosse in pericolo e ci siamo svegliati con una versione completamente diversa. Sempre di Letta, tra l’altro. E allora, contrordine compagni: “La democrazia italiana non è in pericolo”, sono le parole del leader dem riportate oggi dall’Agi. “La democrazia non è a rischio se vince la destra, il nostro sistema regge e reggerà. Sono gli italiani che scelgono”. Già. Teoricamente, in una democrazia (anche se è in pericolo) funziona così. Ma il punto è un altro: la democrazia è in pericolo o no? Che cosa dirà domani Letta? Ma soprattuto: qual è la sua risposta definitiva?
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