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Azione: Pasquale del Prete, nuovo candidato impresentabile che è “camorrista e fiero di esserlo”

I candidati “impresentabili” di Azione hanno fatto molto discutere, ma questo sembra collocarsi a un livello superiore

25 Agosto 2022

Azione: Pasquale del Prete, nuovo candidato impresentabile che è “camorrista e fiero di esserlo”

Pasquale del Prete, candidato per un posto alla camera in Campania, rappresenta l'ennesimo passo falso nelle candidature di Azione. Il Giornale ha trovato un comizio del 2020 in cui affermava di essere "fiero di essere camorrista". Una affermazione sì presa fuori contesto, ma indubbiamente inelegante in una regione strangolata dall'influenza della criminalità organizzata. 

Il candidato del terzo polo "felice di essere camorrista"

L'episodio ha la sua origine durante il periodo da sindaco di Vincenzo Del Prete, che copri l'incarico a Frattamaggiore dal 1999 al 2002. L'amministrazione fu tuttavia sospettata di infiltrazioni mafiose, e pertanto sotto l'occhio delle forze dell'ordine. La Prefettura decise infine di sciogliere l’amministrazione per infiltrazioni della criminalità organizzata.

Ecco che Pasquale decide di sostenere il sindaco sotto il quale ebbe inizio la sua carriera di assessore: “La mia prima esperienza come assessore parte con lui – dice Del Prete durante il comizio a sostegno di Marco Del Prete (l'attuale sindaco di Frattamaggiore e figlio di Enzo) – insieme a lui ci hanno accusato di essere camorristi. Fiero di essere camorrista insieme a Enzo Del Prete. Io sono camorrista come Enzo Del Prete”.

Nel video incriminato, il nostro vede questa espressione provocatoria accolta da un applauso. Una metafora, tuttavia, estremamente inelegante, e che riemersa oggi in seguito alla candidatura, potrebbe compromettere la candidatura di Del Prete.

Il "terzo polo", già dato molto debole dai sondaggi elettorali, sta affondando ulteriormente la propria reputazione candidando figure dubbie, forse per miopi logiche di ricerca del voto: sono emersi i nomi di molto candidati chiaramente incompatibili con il programma del partito e altri invischiati in vicende giudiziarie. Sembra che i liberali italiani, almeno per il momento, vedranno deluse le loro speranze di una forza politica seria in grado di affermare le loro posizioni. 

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