Elezioni 2022, Di Maio scampa il "diritto di tribuna" offerto dal Pd. Ora correrà nell'uninominale in Campania

Sospiro di sollievo per Luigi Di Maio. Il famoso "diritto di tribuna" offerto dal Pd sfuma definitivamente. Anche se dal Nazareno fanno sapere che l'ex 5s non ha mai accettato. La rottura di Calenda pone il titolare della Farnesina nella posizione di correre verso un collegio, con la possibilità di presentarsi in un uninominale e con la coalizione di centrosinistra. Spunta l'ipotesi Campania anche se non è ancora certo. 

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Elezioni 2022, Di Maio scampa il diritto di tribuna offerta dal Pd. Adesso può correre in Campania

Luigi Di Maio non ha ancora parlato di questa cosa con Letta. L'ultima volta che si sono incontrati l'accordo con Azione era ancora in piedi e non mancavano i mal di pancia da Impegno Civico, la lista con Tabacci cui Di Maio si propone di entrare in Parlamento. All'ex grillino era stato offerto un posto nel listino proporzionale dei dem, creando le ire e anche gli sfottò di politici e non. Che hanno puntato il dito verso l'incoerenza di Di Maio.

Adesso c'è spazio anche 3-4 fedelissimi come l’ex ministro Vincenzo Spadafora, coordinatore politico del neo-nato partito dell’ape. Tutti tornano in ballo per un seggio quasi blindato. E la voglia da parte di Di Maio che ha riunito i suoi non manca: "C’è tanto entusiasmo. Impegno civico continua ad aggregare, nei prossimi giorni ci saranno nuovi arrivi". Ma niente fusione con +Europa.

"Le adesioni - dicono i dimaiani - arriveranno solo dai territori". Nei prossimi giorni ci sarà una riunione Letta-Di Maio per parlare della ripartizione degli uninominali. Di Maio correrà sicuramente in Campania, probabile nell'uninominale che comprende Pomigliano D'Arco. Luogo d'origine e dove trascorre i weekend. Oltre ad aver stretto rapporti importanti per tutta la legislatura. Niente corsa a Modena, nel collegio di cui fa parte anche Bibbiano. Da questo punto di vista c'è stata agitazione nei giorni scorsi visto i trascorsi dell'ex grillino con il luogo. Di Maio diceva: "Mai col partito che fa l'elettroshock ai bambini". Mentre oggi sull'ipotesi: "Polpetta avvelenata, mai oggetto di discussione".