31 Luglio 2022
Veronica Giannone (foto imagoeconomica)
La deputata di Forza Italia, Veronica Giannone, ha parlato di Green Pass, obbligo vaccinale e Russia in un'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia.
Buongiorno Veronica, abbiamo pubblicato venerdì il report sui voti in Parlamento per il sistema di Green pass (Green pass, GP Lavoro, Super GP) e per l’obbligo vaccinale.
PD, M5S e Italia Viva, oltre a partiti minori, hanno votato granitici e compatti per il sì, sia al Senato che alla Camera. Anche Forza Italia. Tranne una deputata. Sicura di essere di FI?
“Avevo bisogno di sostegno e fiducia per portare avanti la legge sull'affido dei minori, e così è stato grazie al gruppo e ad alcuni colleghi, tra cui la Gelmini.
Prima ero nel M5S, poi sono stata espulsa per gli studi/dubbi sul 5G e sono passata al gruppo misto.
Mi chiamò Silvio Berlusconi, siamo stati al telefono 15 / 20 minuti e gli raccontai che volevo portare avanti la battaglia per modifica degli articoli del codice per l’affido dei minori in ambito giudiziario, dove l’applicazione avviene solo su interpretazione del giudice, che si affida a consulenti tecnici d’ufficio, spesso psicologici, i quali non si basano su prove, fatti e dati.
Depositai anche la mozione per l’ascolto del minore.
Forza Italia mi ha dato certezza per portare avanti questa battaglia, in particolare in Commissione Giustizia, mi hanno reso capogruppo nella Commissione per gli affidi nelle Case famiglia.
Quando poi mi sono trovata davanti a questo cambio di direzione e di opinione, in quanto si passava dall’opposizione al governo, ho iniziato a votare contro, e non ho mai votato la fiducia”.
Una scelta per la libertà?
“Esatto. Infatti ai decreti ho votato sempre contro, la base per me sono i diritti.
Per me il dritto principale è scegliere della mia mia vita e tutelare i diritti dei miei figli. I miei figli non li ho vaccinati, io non sono vaccinata, sono riuscita ad andare in aula in quanto ho preso il Covid a fine dicembre 2021, la sera di Natale, con la mia famiglia. Probabilmente è stato un mio parente medico vaccinato a contagiare tutti, ma nessuno ha avuto conseguenze, solo un po' di stanchezza. I miei figli, 17 e 11 anni, la febbre per un un giorno. Non gli ho neanche fatto il tampone”.
Brunetta ha dichiarato che ritiene i tamponi strumenti di pressione psicofisica ed economica....
“Infatti gliel’ho detto in aula a Brunetta. Non si può accettare che un ministro vada a dire pubblicamente che il Green pass schiaccia i diritti delle persone sia a livello economico che psicofisico.
Così come trovo fuori luogo la sua performance in tv alla Rai quando ha detto che è vittima di bullismo in quanto è etichettato come nano, fa la vittima quando poi poche settimane ha insultato un piccolo artigiano.
In famiglia ho una situazione neurologica particolare, so bene cosa significhi e cosa rappresenti il bullismo, ma nessuno si si è mai arrogato il diritto di trattare male le persone per i torti subiti...”.
Torniamo al Green pass e ai diritti civili
“Tutta la storia del Green pass ha violato qualunque diritto, dal lavoro al sostentamento, il diritto di scegliere se farti inoculare un farmaco oppure no, per me non è un vaccino, non ha bloccato neanche il contagio, sono tutte privazioni di diritti.
Così come differenziare le categorie di persone: i vaccinati che entrano nei ristoranti e i non vaccinati che stanno fuori.
Sui social giravano le immagini che richiamavano gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. A scuola anche. Non è violazione della privacy, ma vera e propria discriminazione.
Mio figlio mi ha raccontato che in classe è entrata una maestra dicendo di mettersi la mascherina in quanto non tutti sono vaccinati, e poi ha chiesto chi non fosse vaccinato... Violando la privacy e discriminando i minori.
Hanno creato un clima d’odio, se vediamo adesso la criminalità, abbiamo alimentato una società di odio. Prima i novax erano quelli che non si vaccinavano, poi quelli che non si facevano la seconda dose, poi quelli che non si facevano la terza.
Quando nessuno si farà la quarta dose anche loro diventeranno no vax!”.
Gli obblighi vaccinali furono inseriti dalla Lorenzin, io abolirei anche quelli.
Adesso ci sono tante tematiche relative al cibo, all’inquinamento dell’aria, alle allergie.
Il mondo sta cambiando, portare dei bambini piccolissimi a fare l’esavalente che sono 6 vaccini è rischioso, magari hanno delle allergie trasmesse dalla madre durante la gestazione.
Obbligare non è mai una cosa positiva. Almeno fare prima degli esami per capire se non ci siano rischi / patologie per i bambini.
Il diritto è nella scelta. Ognuno di noi ha gli stessi diritti e le stesse opportunità.
Finche non si capirà questo avremo una società malata.
Nell’ultimo intervento in aula sono stata anche sarcastica nei confronti di Draghi, ho detto “Impossibile dimenticare le sue parole presidente Draghi”, relativamente ai vaccini.
Ho anche votato contro la fiducia, a parte la prima volta. Nessuno mi ha mai ripreso.
Da stamattina, quando è uscito il pezzo su Il Giornale d’Italia, mi stanno arrivando molti messaggi di persone che mi ringraziano per aver tutelato i diritti loro e dei bambini. Mi dicono che si tratta di una meravigliosa scoperta e che mi augurano ogni bene.
Parliamo della situazione con la Russia, dove anche qui Forza Italia si è schierata per l’invio di armi a Kiev, insieme al PD e vari...
“Non apprezzo il gesto di Putin, non esiste che si faccia la guerra, ma non esiste che si inviino armi. Ho votato no a quei decreti.
Sulla Russia non ho partecipato quando è venuto Zelenski in aula. Per me è semplicemente un modo per alimentare questa linea di pensiero che doveva andare avanti, un modo per cavalcare l’onda per portare le persone a credere determinate cose.
Sono figlia di un maresciallo dei carabinieri. Non apprezzo il gesto di Putin, non esiste che si faccia la guerra, ma non esiste che si inviino armi. Ho votato no a quei decreti, mio padre mi ha sempre spiegato quanti danni produce un’arma.
Si tratta di strumenti di morte, alimentare la morte non si deve fare.
Andava evitata qualsiasi guerra, una volta attaccata l’Ucraina nel Donbass, avevano la possibilità di trovare ancora una soluzione, non c’è stato proprio l’interesse.
Adesso il servizio di Vogue, non posso sentire dei professionisti nel campo della moda che riguarda quindi tutt’altro che ha creato un set apposito per fotografare il presidente di una nazione che è in guerra con la sua first lady, realizzando un book fotografico come se nulla fosse. Vorrei capire come l’hanno presa gli ucraini, secondo me non sono contenti.
Tutto fatto per dimenticar la parte umana di noi. Ho votato contro l’invio di armi.
Andava rivisto anche l’accordo pregresso con la NATO per ridimensionare la spesa militare da parte delle nazioni europee.
Adesso si parla anche di unico esercito. Il che significa prepararsi per una guerra. Ma perchè?
Rimarrai in Forza Italia nelle prossime elezioni politiche?
"Rimarrò in Forza Italia e continuerò a combattere contro il sistema del Green pass e contro l’invio di armi.
Ho sempre espresso il mio pensiero, non ne ho fatto mistero. Su questi temi capisco che la mia linea possa essere differente da quella del partito, ma nessuno ha mai sollevato problemi. In passato alcuni storcevano il naso, ma molti hanno accettato il mio pensiero, comprendendo che stavo riportando il pensiero di molti cittadini italiani.
Quando si parlava del tema dei figli delle madri detenute lo hanno dato a me, mi hanno fatto fare le dichiarazioni di voto, sono stata sempre coinvolta e mai messa da parte.
Rapporto sempre corretto e rispettoso, quindi non uscirò dal gruppo.
Gli emendamenti sono stati sempre messi in fiducia, quindi mai discussi in aula.
A quel punto rimanevano solo gli ordini del giorno. Ci siamo sempre confrontati, condividendo anche visioni diverse, quindi non c’era motivo per andare via.
Berlusconi non l’ho più sentito. Né lui né Tajani mi hanno detto nulla.
A Tajani ho anche scritto che avrei votato contro, e Tajani mi ha risposto “Veronica, tranquilla, questa non è una caserma, non ci sono soldati, qui ciascuno è libero di esprimere il proprio dissenso”.
Non sono mai stata ripresa. Diversamente da quanto accade nel M5S”.
Cosa pensi possa accadere nelle prossime elezioni politiche?
“Adesso la maggioranza dovrebbe essere nel centro destra, ma non c’è una maggioranza piena.
Oggi leggevo che di Maio ha fatto un accordo con Tabacci. Questo evita al gruppo di Luigi di Maio di raccogliere le firme.
Bisogna vedere poi gli altri gruppi che si stanno unendo, tra i vari la Sara Cunial. Bisogna vedere se raccolgono le firme, spero riescano in quanto rispecchiano una fetta della popolazione. Ma i tempi sono stretti”.
Di LS
Veronica Giannone è una deputata salentina di Forza Italia, ex pentastellata. Nel 2018 era stata eletta come deputata della XVIII legislatura nelle liste del Movimento 5 Stelle. È segretario della Commissione Parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza e membro, dal 22 luglio 2020, della II Commissione Giustizia. Dal 21 giugno 2018 al 22 luglio 2020 è stata invece membro della XI Commissione Lavoro pubblico e privato.
Il 1º luglio 2019 è stata espulsa dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle assieme alla deputata Gloria Vizzini. Il 15 luglio 2020 è entrata a far parte della componente del Misto Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro.
Il 20 gennaio 2021 ha aderito a Forza Italia.
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