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M5s, Davide Crippa si dimette da capogruppo alla Camera: "Non condivido la linea"

Secondo le indiscrezioni, le dimissioni di Davide Crippa erano già nell'aria da giorni

26 Luglio 2022

M5s, Davide Crippa si dimette da capogruppo alla Camera: "Non condivido la linea"

Fonte: LaPresse

Il Movimento 5 stelle non smette di perdere pezzi: Davide Crippa, capogruppo alla Camera, si è ufficialmente dimesso dal suo ruolo. La decisione è stata ufficializzata dallo stesso onorevole, che, oggi, martedì 26 luglio 2022, in tarda serata, ha reso pubblica - tramite un comunicato - la sua decisione. Il motivo? Non condivide più la linea del Movimento, e in particolare quella del leader Giuseppe Conte, "che ha causato la crisi del Governo Draghi".

M5s, Davide Crippa si dimette da capogruppo alla Camera: "Non condivido la linea"

Davide Crippa scrive in una nota: "Non avendo condiviso la linea politica adottata dai vertici del Movimento 5 Stelle, che ha causato la crisi del governo Draghi e i suoi drammatici effetti economici su famiglie e imprese, nonché la conseguente, prevedibile rottura di quel progetto ambizioso del campo progressista che ci aveva visti protagonisti di una importante svolta politica dentro e fuori dal M5S". E ancora: "Ritengo non sia più opportuno proseguire nel ruolo di rappresentanza che svolgo, dopo essere stato eletto per tre volte, alla guida del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati", ha proseguito l'ormai ex capogruppo del M5s alla Camera.

La scelta in realtà - dicono fonti vicine al pentastellato - era già nell'aria da qualche tempo. Dall'indomani della crisi di Governo, Davide Crippa sembrava aver già iniziato a manifestare le proprie perplessità. Le indiscrezioni lo vedevano "scontento" da un po'. Finche oggi non è arrivato il comunicato ufficiale e definitivo. "Secondo me - ha affermato ancora Davide Crippa - si doveva lavorare per star dentro e incidere nei provvedimenti in lavorazione che, stando alle dichiarazioni di Mario Draghi, dovevano tradursi in corpose misure economico-sociali per contrastare il caro energia e sostenere il potere d’acquisto, da varare entro fine luglio". E infine ha concluso: "Auspichiamo che negli affari correnti, comunque, si possa intervenire in qualche misura ad alleggerire il peso che i cittadini stanno già sopportando da mesi".

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