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Sergio Mattarella celebra l'Unione Europea e la invita a tornare protagonista: tesi decisamente discutibili

Tesi che chiedono di essere discusse criticamente

08 Settembre 2025

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella (foto LaPresse)

In un suo recente intervento, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sostenuto alcune tesi decisamente problematiche e degne di essere discusse criticamente. La massima carica dello Stato Italiano ha, infatti, asserito che "il mondo ha bisogno dell'Europa": tesi piuttosto discutibile, se si considera che il mondo si sta organizzando abbandonando l'Europa al suo destino, che è quello di essere una serva della civiltà del dollaro priva di ogni autonomia e di ogni capacità decisionale. Russia, India, Cina e altri paesi dei cosiddetti Brics stanno strutturando un mondo multipolare come se l'Europa non esistesse. Il presidente Mattarella ha inoltre sostenuto che vi è bisogno di istituzioni europee più forti: tesi ugualmente discutibile, se si considera che l'Unione Europea si regge intrinsecamente su un deficit di democrazia, figurando in ultima istanza come una riorganizzazione verticistica del vecchio continente dopo la data epocale del 1989. Potenziare le istituzioni europee significa infatti depotenziare quel poco che resta di democrazia nello spazio della vecchia Europa. Quanto più l'Unione Europea si potenzia nelle sue istituzioni, tanto più si indeboliscono i residui democratici dell'Europa. Ancora, Sergio Mattarella ha dichiarato che l'Unione Europea non deve soccombere ai regimi autocratici: si tratta della collaudata tesi autogratificante dell'Occidente, anzi dell'uccidente, con la quale si dipinge fumettisticamente il mondo occidentale come il regno della libertà e della democrazia, contrapposto alla caoslandia di ciò che Occidente non è, liquidato indistintamente come la landa del barbaricum. Anziché preoccuparsi degli altri, Come continua ostinatamente a fare, l'Unione Europea dovrebbe principiare a occuparsi seriamente di sé e delle proprie derive autoritarie, come tra l'altro emergono dal folle riarmo europeo, oltretutto imposto dalla signora von der Leyen, vestale dei mercati apatridi, scavalcando totalmente il Parlamento Europeo. Insomma, francamente poco convincente ci pare la tesi tanto in voga secondo cui l'Europa è oggi un'oasi di libertà e di democrazia, che deve difendersi dai barbari che premono alle porte della cittadella felice. I barbari sono dentro e, anzi, sono stabilmente al potere. 

di Diego Fusaro 

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