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Dl Aiuti, il Senato approva con 172 sì ma il M5S si astiene. Di Maio: "Pianificavano crisi da mesi"

L'Aula del Senato ha dato il via libera al dl aiuti. A favore 172 senatori, contrari 39 e 0 astenuti. I presenti in Aula erano 212, a votare sono stati 211 senatori, a fronte di una maggioranza richiesta di 166

14 Luglio 2022

Dl Aiuti, M5s si astiene. Di Maio: "Pianificavano crisi di Governo da mesi"

Il M5s ha confermato l'astensione al voto sul Dl Aiuti, aprendo dunque alla crisi di Governo. "Confermo la non partecipazione al voto di fiducia del mio gruppo", ha detto in Aula la capogruppo M5s al Senato Mariolina Castellone. E ancora: "Dire che si indebolisce l'azione del governo, quando si sta cercando di indicare con chiarezza la linea politica, è falso. Bisogna rispondere al malessere sociale che sta montando, in maniera chiara e decisa. Gli irresponsabili non siamo noi, irresponsabile è chi non dà risposte al Paese". E anche il ministro e capogruppo al Senato del M5s Stefano Pattuanelli ha dichiarato di non votare la fiducia in Senato al Dl Aiuti.

Alla fine, anche senza i 5 stelle, l'Aula del Senato ha dato il via libera al dl aiuti, su cui il governo aveva posto il voto di fiducia. A favore 172 senatori, contrari 39 e 0 astenuti. I presenti in Aula erano 212, a votare sono stati 211 senatori, a fronte di una maggironza richiesta di 166. Come annunciato dalla capogruppo Mariolina Castellone, il M5S non ha partecipato al voto.

Dl Aiuti, il M5s conferma il no alla fiducia

L'astensione del M5s ha provocato le dure reazioni di tutti gli esponenti politici. "Noi rivendichiamo la nostra coerenza e quindi non faremo capricci su un decreto che stanzia miliardi per famiglie e imprese", ha detto la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini. Si è assistito, continua, a "due giorni di non lucida follia che hanno un nome e un cognome: Movimento 5 stelle. Immagino che ora il ministro D'Inca' trarrà le debite conseguenze come i suoi colleghi ministri e sottosegretari" e si dimettano. "Beppe Grillo direbbe dimettetevi e fatevi accompagnare un'ultima volta a casa con le auto blu pagate dai contribuenti. La verità vi fa male e la coerenza vi difetta".

Poi ha preso la parola  la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi: "Non possiamo che prendere atto della scelta del M5s, una scelta che noi riteniamo sbagliata e che non ci lascia indifferenti nel metodo e nel merito. Non abbiamo considerato le questioni che avete posto come degli ultimatum, ma come un pungolo. Abbiamo anche visto un governo pronto a mettere al centro della sua azione l'agenda sociale, una nuova risposta al nuovo quadro economico che stiamo affrontando. Non un governo sordo. Per lavorare a questa agenda serviva la compattezza di tutta la maggioranza. Non siamo rimasti indifferenti nemmeno nel metodo. Oggi si vota la fiducia al governo ed e' un dovere per i gruppi di maggioranza votare la fiducia al governo di cui si fa parte. Il nostro non puo' che essere un appello alla responsabilità, una responsabilità vera".

"Io sono estimatore del presidente Draghi, sono orgoglioso di averlo come premier, ma nulla giustifica la fermata del governo in questa situazione", ha detto invece Matteo Renzi. E ancora: "Gli italiani devono saperlo, con una guerra e una crisi in corso, il M5s sta facendo cadere il Governo per un termovalorizzatore a Roma". 

Per Enrico Letta del Pd serve la verifica in parlamento e "quello che verrà detto lì" fa la differenza. Se il percorso non è condiviso con altri partiti della maggioranza "questo vorrà dire che si andrà di fronte agli italiani. E noi siamo pronti a prepararci per questa campana elettorale".

Crisi di governo, Di Maio: "Dirigenti M5s pianificavano crisi da mesi"

Ma il più critico nei confronti del comportamento del Movimento 5 stelle è stato Luigi Di Maio, ex leader proprio dei pentastellati. "I dirigenti M5s stavano pianificando da mesi l'apertura di una crisi per mettere fine al governo Draghi", ha detto il leader e fondatore di Insieme per il Futuro. "Sperano in nove mesi di campagna elettorale per risalire nei sondaggi, ma così condannano solo il Paese al baratro economico e sociale", ha continuato. 

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