14 Luglio 2022
La terza crisi di Governo in tre anni potrebbe costare la testa del Premier incaricato Mario Draghi, che pare ormai giunto al capolinea. Il Movimento 5 stelle non vota il ddl Aiuti ed esce dall'aula. Draghi - anche senza i grillini - avrebbe i numeri per continuare l'esecutivo, ma ha fatto sapere che non se la sente di andare avanti. D'altra parte, senza il Movimento 5 stelle, il partito che ha preso più voti alle scorse elezioni, non verrebbe a mancare il "valore simbolico" di quel Governo di "unità nazionale" decantato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al momento della chiamata a Mario Draghi.
Il Pd e la Lega hanno chiesto una verifica di maggioranza, ma dal Carroccio fanno sapere che sono pronti alle elezioni. Chi vuole più di tutti tornare alle urne è poi Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Infine da registrare anche le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, il quale ha fatto sapere che vorrebbe continuare con Mario Draghi ma anche che "Forza Italia è pronta alle elezioni".
Governo, Calenda: "Draghi avanti senza M5S"
In questo scenario si sarebbe però inserito, all'ultimo momento, Massimo D’Alema. Quest'ultimo, come ha riferito Repubblica, avrebbe avuto contatti con Giuseppe Conte ed esponenti della Lega. Il suo obiettivo sarebbe quello di valutare la praticabilità di un nuovo Governo che vada avanti fino al termine della legislatura.
Ma chi potrebbe traghettare l'esecutivo fino a marzo 2023? Un nome gradito all'ex presidente del Consiglio sarebbe quello di Giuliano Amato. Quest'ultimo finirà il suo mandato alla Corte costituzionale nei primi giorni di settembre: dunque si tratta di una ipotesi praticabile.
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