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Elezioni amministrative, il centrodestra diviso rischia la debacle totale a Verona e in Sicilia

Se il Centrodestra non si dimostrerà unito, ci saranno seri rischi per le Elezioni Amministrative di maggio che porteranno alle urne i cittadini di quasi 1000 comuni e per le Regionali in Sicilia

03 Febbraio 2022

La coalizione di centrodestra

La coalizione di centrodestra (fonte: lapresse.it)

Dopo le bagarre che ha seguito le elezioni del Presidente della Repubblica, il centrodestra potrebbe rischiare la debacle totale alla prossime elezioni amministrative. I leader, infatti, sembrano avere posizioni sempre più distanti e non concilianti. Se non si riappacificano, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani potrebbero perdere la sfida alle urne che si terrà in primavera. Successivamente, in autunno, archiviate le Comunali, andranno in scena anche le elezioni Regionali in Sicilia.

Elezioni Amministrative, il centrodestra diviso rischia

Le elezioni Amministrative, programmate per maggio, risultano abbastanza significative dato che saranno chiamati alle urne i cittadini di quasi 1000 comuni. Tra questi ultimi ci saranno pure dei capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila. Inoltre, si andrà al voto in centri di primo piano come Parma, Verona, Piacenza, Padova, Taranto, Como e La Spezia.

Un banco di prova fondamentale sarà Verona. In questa città ha trovato sempre molto seguito la destra, in particolare a trazione leghista. Fino alle recenti elezioni del Presidente della Repubblica, la Lega sosteneva la rielezione del sindaco Federico Sboarina. Ora, però, si apre una grande punto interrogativo. A giugno, il politico è entrato nello schieramento di Fratelli d’Italia. Non si sa, quindi, quale sarà la decisione del partito guidato da Matteo Salvini a riguardo.

A Genova, invece, l’ipotesi più quotata è la rielezione di Marco Bucci. Tuttavia, è stato messo un freno proprio dalla Lega, specificatamente da Edoardo Rixi, il commissario leghista in Liguria. Quest’ultimo ha affermato: "Se Bucci dicesse 'vado verso il centrosinistra' sarebbe un problema".  In particolare, a scombinare i piani sarebbe un avvicinamento dell’attuale sindaco a Italia Viva.

Per il centrodestra Parma potrebbe essere un’altra città su cui puntare. Infatti, il sindaco Federico Pizzarotti concluderà il suo secondo mandato e non si metterà in gioco per questo turno. La destra sembra propendere per la figura di Pietro Vignali.

Un discorso simile riguarda anche Catanzaro. Sergio Abramo, dopo il suo quarto mandato, non si ricandiderà. Nonostante il centrodestra abbia mantenuto il primato in questo territorio a lungo, a oggi non vi sono idee comuni su una figura da presentare.

Anche le elezioni a Palermo saranno da seguire attentamente. Permetteranno di sondare il terreno per le prossime Regionali e per le Nazionali del 2023. Sempre per quanto riguarda il capoluogo siciliano, per ora si sa che non si presenterà il sindaco uscente Leoluca Orlando.

Elezioni in Sicilia

Un banco di prova ancora più importante saranno le Regionali che si terranno in Sicilia il prossimo autunno. In questo caso, Giorgia Meloni ha già riproposto il nome del governatore uscente, Nello Musumeci.

In una dichiarazione scritta di Fdl infatti si legge che il partito "considera naturale la ricandidatura alla presidenza della Regione di Nello Musumeci". Inoltre, viene sottolineato: "Tra Fratelli d’Italia e Diventerabellissima, il movimento del governatore, si è stabilito sin d’ora un rapporto di costante consultazione per affrontare insieme gli obiettivi prioritari politico-programmatici legati allo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia".

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