28 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
Il caos è servito. Tutti contro tutti. Per la corsa al Quirinale non solo non si intravede ancora una soluzione condivisa, ma non si intravede neppure la possibilità che venga riavviato un dialogo serio. Le scorie del blitz su Maria Elisabetta Casellati architettato dal centrodestra sotto la regia di Giorgia Meloni e l'accettazione di Matteo Salvini non se ne andranno facilmente.
Dopo la quinta votazione Salvini pare essere arrabbiato soprattutto con Giuseppe Conte. Non è un caso, forse era convinto di aver trovato la sponda giusta per la forzatura su Casellati. Lo stesso Partito Democratico si era convinto che nella giornata di giovedì Conte avesse giocato su più tavoli, in particolare trovando un accordo con Salvini che avrebbe potuto evitare l'ascesa di Draghi, anche a patto di far saltare il governo. Durante il voto però non è andata così, segnale che Conte non è andato fino in fondo o che forse il controllo che ha del M5s non è ermetico, per usare un eufemismo.
Ed ecco allora l'ira di Salvini: "Conte non fa sponda su Casellati? Non ho sponde, non sono un letto. Conte non partecipa ad atti di forza? Non partecipa a discussioni, a vertici, a incontri, questa è diserzione. E' una mancanza di rispetto verso gli italiani con problemi economici e sanitari. Se proporre la seconda carica dello Stato è un blitz, presentiamo la fata Morgana o Harry Potter. Vediamoci in campo neutro, in un'aula, alle due e mezzo di oggi pomeriggio e ragioniamo su come andare avanti. Se Conte ha un'idea geniale ma non mi vuole incontrare, cosa faccio le sedute spiritiche?".
Le ipotesi che restano sul campo non sono molte. Conte sotto sotto spera forse ancora in un bis di Mattarella, come tanti nel M5s. Lo dimostra tra l'altro quanto accaduto nella quarta votazione con un ampio drappello targato soprattutto M5s che si è espresso a favore di un bis che l'attuale inquilino del Quirinale ha già ripetuto diverse volte di non voler concedere. Lo stesso Salvini lo ripete: "Mattarella ha ripetuto 20 volte la sua indisponibilità. Io per educazione e rispetto ne prendo atto". Così il leader della Lega Matteo Salvini durante una conferenza stampa a Montecitorio. "Draghi? Da italiano sono più tranquillo se resta presidente del Consiglio", ha concluso.
A meno che tutti i partiti non si presentino congiunti nella richiesta a Mattarella per un bis però senza limiti temporali. Altri sette anni al Colle Mattarella non ha intenzione di trascorrerli. Altrimenti che cosa resta? Pierferdinando Casini è sempre la carta preferita per i centristi di tutte le tendenze. Sembra già partita la corsa a "riabilitarlo" nelle fila del centrodestra. "Mi riesce a pensare difficile possa essere considerato di centrosinistra. È stato il fondatore della Casa delle Libertà con Berlusconi e Bossi. Poi, nel 2008 , non avendo aderito al Pdl e per preservare l'autonomia dell' Udc è stato portato ad una corsa solitaria", dice per esempio Renato Schifani, che prova a rilanciare anche Franco Frattini, il quale "ricopre un alto ruolo istituzionale al Consiglio di Stato e ha avuto una statura internazionale come Commissario europeo e ministro degli Esteri. Se pur con questi titoli si respinge questa proposta, vedo complicata una soluzione".
Per ora l'unica cosa certa è il caos e il tutti contro tutti che potrebbe avere conseguenze non solo sul Quirinale ma anche sul governo.
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