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“Ogni candidato di centrodestra farà la fine di Berlusconi”: un Enrico Letta da ricovero immediato

Le parole del moscissimo segretario del Pd hanno creato parecchi malumori, non soltanto nel centrodestra

25 Gennaio 2022

Enrico Letta, 2021

Enrico Letta, 2021 (fonte foto: lapresse.it)

Ci voleva un’infelice frase su Silvio Berlusconi per far uscire Enrico Letta dal torpore invernale e dall’inutilità politica. “Ogni candidato di centrodestra farà la fine di Berlusconi”, pronunciata dal segretario del Partito Democratico, sancisce e sottoscrive la situazione che la sinistra vuole per la corsa al Colle un candidato della loro parte, come se negli ultimi cinquant’anni non fosse accaduto. Il centrodestra, ma anche alcuni parlamentari del Gruppo misto e Movimento 5 Stelle, è stufo di vedere al Quirinale personalità di centrosinistra o facenti parte dell’ex Partito Comunista. I tempi sono cambiati ed è il momento giusto far salire al Colle un liberale, di centrodestra, espressione dei partiti che lo compongono, magari (per una volta) con l’appoggio di un centrosinistra troppo spesse egemonico; già il fatto che Silvio Berlusconi sia stato annoverato tra i papabili è un segno del cambiamento dei tempi, come giusto nel 2022.

Enrico Letta, probabilmente, non si rende conto che in Parlamento, a causa della spaccatura con Italia Viva di Matteo Renzi, non ha seppure il 14% dei seggi, superato da Lega, Forza Italia e grillini; Cerca di dettare legge ma il suo atteggiamento a “prete mancato” lo precede e gli impedisce di essere credibile agli occhi anche degli stessi parlamentari del Pd, figuriamoci delle altre compagini.

Il centrodestra, Italia Viva e Gianni Letta stanno lavorando per un candidato forte e autorevole che non guardi per forza solo a sinistra; inutile scrivere che il Pd può stare solo a guardare e il Movimento 5 Stelle, dilaniato internamente, non sa che pesci prendere. La partita è apertissima e gli equilibri possono cambiare da un momento all’altro, proprio per il marasma politico venutosi a creare negli scorsi giorni. Entro giovedì o venerdì sera, si saprà il nome del nuovo Presidente della Repubblica. Sorprese in vista perché i nomi di Draghi, Berlusconi (nonostante tutto), Casini e Casellati alleggiano preponderanti su Camera e Senato.

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