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Messina, sindaco De Luca occupa il molo: la protesta contro il Super Green pass

La richiesta del sindaco di Messina Cateno De Luca è una e ben precisa: togliere l'obbligo di Super Green pass per i traghetti che attraversano lo Stretto. "Situazione inaccettabile. Siciliani sono sotto sequestro"

17 Gennaio 2022

Messina, sindaco De Luca occupa il molo: la protesta contro il Super Green pass

fonte: Facebook De Luca Sindaco Messina

Il sindaco di Messina Cateno De Luca protesta pacificamente contro il Super Green pass: il primo cittadino della città siciliana ha trascorso la notte tra ieri, domenica 16, e oggi, lunedì 17 gennaio 2022, presso il molo San Francesco dormendo in una tenda. Si tratta di un molo molto frequentato perchè è da qui che partono, ogni giorno, decine e decine di navi e imbarcazioni che attraversano lo Stretto di Messina. De Luca ha deciso di occupare a oltranza il suolo con una richiesta chiara e precisa: togliere l'obbligo di certificazione verde rafforzata sui trasporti, in particolari sui traghetti. 

Cateno De Luca contro il Super Green pass per i trasporti

"Come annunciato nei giorni scorsi alla Rada San Francesco ha avuto inizio l'occupazione permanente dello Stretto di Messina", si legge in un posto pubblicato dallo stesso Cateno De Luca su Facebook. "Ringrazio tutti coloro che si sono uniti alla mia protesta, il deputato regionale on. Danilo Lo Giudice; l’Assessore all’Emergenza Covid Dafne Musolino; i Consiglieri comunali Serena Giannetto, Francesco Cipolla, Nello Pergolizzi e Alessandro De Leo; il Vicecomandante vicario Giovanni Giardina; i tanti pendolari e i cittadini bloccati in riva allo Stretto. Sono qui, perché da giorni sollecito il Governo per l’adozione di una proroga dell'obbligo del Super Green Pass sui trasporti, ritenuta necessaria e indispensabile al fine di garantire il principio della continuità territoriale. Questa è la risposta dello Stato".

"Sono pronto a rimanere qui sino a quando il Governo non introduce una norma transitoria perché è inaccettabile questa situazione. Abbiamo superato ogni limite, e per effetto della normativa in atto, in questo momento i siciliani sono sotto sequestro. La mia è una protesta pacifica, non creo alcun intralcio alla circolazione e non blocco nessun traghetto. La mia è una protesta PACIFICA", ribadisce ancora il primo cittadino di Messina. "Mi metto in un angolo, chiedo un sacco a pelo e non vado via in attesa dei rappresentanti dello Stato. Aspetto che venga il Prefetto di Messina a dirmi che domani sarà tutto risolto.", si legge ancora su Facebook. 

Poi De Luca ci tiene a precisare: "Io non sono contro il vaccino; ma sono per la vaccinazione non secondo queste strategie subdole. Perché nel momento in cui è stato messo in circolazione il vaccino lo Stato non ha rassicurato i cittadini. Il ragionamento è semplice, se il vaccino è sicuro perché non stabilire l’obbligatorietà? Perché non è stata fatta una legge? In una vera democrazia non si agisce così, per cui queste sono le conseguenze che stiamo vivendo oggi. Conseguenza che si è aggravata proprio sulla nostra condizione di isolani che fino a quando il Governo non adotta una misura transitoria per non precluderci il diritto alla libera circolazione, siamo posti sotto sequestro. La legge va rivisitata".

E infine, Cateno De Luca sui social conclude il suo lungo post così: "Rimango qui e continuo pacificamente a sostare alla Rada San Francesco con la speranza che arrivi un rappresentante delle Istituzioni con risposte concrete". Il sindaco verrà ascoltato? La sua occupazione pacifica porterà i risultati sperati? Lo scopriremo presto. Nel frattempo arrivano centinaia di messaggi di solidarietà al primo cittadino messinese. "Continua così, sei tutti noi", si legge su Facebook. E ancora: "Grandissimo il sindaco De Luca".

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