14 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
Il mondo della politica italiana regala sempre qualche colpo di scena. Quello che è vero un giorno potrebbe essere falso il giorno dopo. E viceversa. Così va registrato quanto dice Matteo Renzi dal Medio Oriente. L'ex premier nonché attuale leader di Italia Viva aveva detto più volte di non ambire più a ruoli di governo. Dagli Emirati Arabi Uniti, al Global Citizen Forum, Renzi ha dichiarato: “Immaginare il futuro da qui al 2030 non è facile, soprattutto per la politica – ammette in un inglese che qui ci
permettiamo di profanare –, ma la grande differenza sarà tra quelli che credono nella cittadinanza globale e quelli che credono nel sovranismo”.
L’ex premier, come riporta il Fatto Quotidiano, scherza sulla fragilità degli esecutivi italiani, ricordando che “da qui a dieci anni probabilmente avremo altri nove governi” e che “la politica italiana è la cosa più difficile da capire, peggio della scienza e delle
istituzioni europee”. E apre sul suo futuro a domanda precisa: “In Italia tutti possono tornare quindi non è un discorso di mie ambizioni, ma di cose ordinarie”. Anche se dopo si corregge: “Il mio sogno più grande sarebbe lavorare con i giovani, fare
qualcosa per le prossime generazioni”.
Intanto, in Italia si continua a trattare sul Quirinale, nella lunga marcia di avvicinamento al voto decisivo di gennaio dalla quale Mario Draghi si sarebbe defilato con la proroga dello stato di emergenza. Il centrodestra sente di avere il pallino in mano, consegnatogli peraltro dallo stesso Renzi dal palco di Atreju lo scorso fine settimane. Giorgia Meloni parla come se la scelta fosse da prendere appunto all'interno della coalizione. Berlusconi ''è un'ipotesi che sicuramente prendiamo in seria considerazione", ma "dobbiamo cercare delle convergenze" perché
"non abbiamo i numeri per fare da soli", ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia.
Ma intanto attenzione anche ad altri nomi che si rafforzano. A partire da quello di Marta Cartabia, per passare poi anche a Letizia Moratti. Nomi meno divisivi rispetto a quello di Berlusconi, che si porta dietro un fardello "storico" difficile da accettare per il Pd e il M5s. Ecco allora che la costituzionalista Cartabia potrebbe certamente attirare di certo consensi più vasti all'interno dell'arco parlamentare. Più a sorpresa il nome della Moratti, che però starebbe davvero prendendo quota negli ultimi giorni.
La partita è iniziata, e a destra sono convinti di avere in mano le carte migliori.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia