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Med Dialogues, Draghi: "Sui migranti serve maggior coinvolgimento Paesi europei"

Il premier Mario Draghi: "L'Italia continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilità e solidarietà". Di Maio: "Sforzi ancora insufficienti"

03 Dicembre 2021

Si apre oggi, venerdì 3 dicembre 2021, la Conferenza Med Dialogues promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'ISPI, l'Istituto per gli studi politici internazionali. A parlare tra i primi è il premier Mario Draghi che tratta subito un tema scottante degli ultimi giorni, quello dei migranti. "Pensiamo ai flussi - dice - che molto spesso hanno origine lontano dal mare". Secondo il Presidente del Consiglio a questo proposito "serve un maggior coinvolgimento di tutti i paesi europei, anche nel Mediterraneo".

Draghi: "Da soli non possiamo controllare movimenti migratori"

"Da soli non possiamo controllare i movimenti migratori, da inizio di quest'anno 6 volte tanti, rispetto al 2019. L'Italia - asserisce Draghi - continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilità e solidarietà". L'obiettivo è quello di "proteggere i più deboli con cordoni umanitari dai paesi più vulnerabili, rafforzare i flussi legali, che sono una risorsa e non una minaccia per la nostra società".

"L'Italia sostiene il progresso di transizione e di pacificazione della Libia. La conferenza di Parigi ha riaffermato l'unità della comunità internazionale attorno a questo obiettivo. Solo un percorso a guida libica può portare a una soluzione della crisi del Paese", continua Draghi alla conferenza Med Dialogues.

Riguardo Israele invece "guardiamo con attenzione al percorso di normalizzazione delle sue relazioni col mondo arabo. Le recenti crisi di Gaza dimostrano la necessità di riavviare gli sforzi internazionali a favore del processo di pace, un cammino che deve portare a una soluzione a due Stati, praticabile, giusta e direttamente negoziata dalle parti coinvolte".

Di Maio: "Italia dimostra sempre coraggio e solidarietà"

A intervenire nel corso della settima edizione della Conferenza Med Dialogues a Roma è anche Luigi di Maio: "La sfida più immediata per l'Italia è la stabilizzazione della Libia. La Conferenza di Parigi - continua il Ministro degli Esteri - ha riaffermato l'ownership libica e il sostegno internazionale alla stabilizzazione, nella cornice del Processo di Berlino e delle Nazioni Unite. Le conclusioni hanno richiamato gli attori libici a impegnarsi costruttivamente per un processo elettorale libero, equo, inclusivo e credibile, in vista del voto previsto il 24 dicembre. È altresì prioritario il ritiro di mercenari e combattenti stranieri dal Paese".

E ancora: "L'Italia ha incessantemente incoraggiato solidarietà e cooperazione internazionale nella lotta alla pandemia", dice D Maio. "Colmare il gap vaccinale con i Paesi più vulnerabili è un imperativo per raggiungere il 40% della popolazione mondiale immunizzata entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022, come stabilito dalla Dichiarazione di Roma del G20", ma gli impegni profusi sono "tuttora insufficienti" e, conclude, "richiedono un impegno ulteriore di tutta la comunità internazionale".

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