09 Agosto 2021
Fonte: lapresse.it
La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, in merito al Green pass obbligatorio per sedersi in bar e ristoranti, ha fatto sapere che sarà compito dei gestori controllare ma senza poter chiedere i "documenti ai clienti". "Il rispetto delle regole è importante", inizia Lamorgese rispondendo ai giornalisti sulla proteste dei No Green pass. Il ministro inoltre non ha escluso "controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa".
Arriva subito dunque il primo cortocircuito del Governo. Lamorgese ha infatti che saranno i titolari a dover provvedere, anche se "non potranno chiedere la carta d'identità ai clienti. Non si può pensare - ha spiegato - che l'attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza. Al riguardo è in via di preparazione una circolare".
Siamo ai primi giorni in cui il Green pass è diventato obbligatorio e già si parla di catastrofe per alcune attività, come per esempio i parchi divertimento. Persi in media 50% degli ingressi rispetto al fine settimana precedente. A suonare l'allarme è stata l'Associazione Parchi permanenti italiani, aderente a Confindustria. Secondo una nota diffusa alla stampa, il calo dovrebbe dipendere dal fatto che i parchi si rivolgono prevalentemente ai teenager, le persone meno vaccinate.
"Non siamo pregiudizialmente contrari al green pass, personalmente punto a rendere Leolandia 'Covid-Free' in autunno. I tempi però - dice Giuseppe Ira, presidente dell'Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia - non sono ancora maturi: non ci sono abbastanza vaccinati tra i giovani e, soprattutto, sufficienti dosi di vaccino per rispondere alla domanda. Chiediamo al Governo, che ha voluto a tutti i costi inseguire il modello francese, di farlo fino in fondo: in Francia l'età minima per presentare il green pass è stata alzata a 18 anni e, soprattutto, in autunno sono già previsti ristori pari all'80% delle perdite subite per le aziende più danneggiate dal provvedimento. Qui in Italia, invece, l'unica certezza sono le perdite: molti parchi sono sull'orlo del fallimento nella pressoché totale indifferenza delle istituzioni. Se il trend sarà confermato, le imprese saranno costrette a sospendere la stagione, licenziando migliaia di lavoratori".
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