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Coprifuoco, Letta: "Se seguiamo Salvini ci giochiamo l'estate"

Per il leader dem le riaperture sono possibili solo se si rispetta la road map: "Che non sia un liveri tutti"

01 Maggio 2021

Coprifuoco: se seguiamo Salvini ci giochiamo l’estate”. Continua il botta e risposta tra Enrico Letta e Matteo Salvini, compagni che mal si sopportano all’interno della medesima maggioranza. A lanciare l’accusa, questa volta è il segretario dem alle quali le politiche “aperturiste” dell’ “irresponsabile” leader del Carroccio proprio non piacciono.

Coprifuoco, Letta: "Salvini ha parlato più del coprifuoco che del Pnnr"

Il terreno di scontro sono proprio le riaperture. “Bisogna rispettare la road map e non si faccia passare il messaggio che questo è il minimo e che poi, invece, si possa fare quel che ci pare.  Salvini ha parlato più del coprifuoco alle 23 che del Pnrr. Non ha parlato del piano di 231 miliardi di euro fondamentale per l'Italia del futuro. Ma delle ore 23 sì, un errore profondo. Deve essere chiaro che abbiamo un obiettivo: uscire dalla pandemia grazie alla vaccinazione dei fragili, il che ci può consentire un'estate anche di ripresa economica. Se i prossimi giorni saranno gestiti irresponsabilmente saremmo costretti a richiudere a fine maggio. La politica non deve dare il massaggio del liberi tutti".

Coprifuoco Letta: "Se seguiamo Salvini ci giochiamo l'estate"

Fortunatamente, per Letta, il premier non ha ascoltato il leghista. “Draghi ha tenuto il punto. Se la tempistica viene rispettata la road map funziona, se no no. Il meccanismo sanzionatorio ha allentato la presa e dipende dalle persone. Dico agli italiani: siate responsabili, se seguite Salvini ci giochiamo l'estate".

Licenziamenti, Letta. "Lavoro al centro dell'Italia post pandemia"

Il segretario dem ha, poi, toccato la spinosa questione del blocco dei licenziamenti. "Oggi è il giorno del lavoro, che dobbiamo mettere al centro dell'Italia della post pandemia. Dobbiamo combattere il rischio di una ripresa senza lavoro. Faccio qui una proposta: dopo aver approvato il Pnrr, il governo faccia un patto per la ricostruzione e il lavoro con le forze sociali e le categorie produttive. Come fece Ciampi nel '93. E lanci una straordinaria decontribuzione totale per i nuovi assunti. Sarebbe giusto, dopo che abbiamo protetto per anni il lavoro che c'era".

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