27 Aprile 2021
Fonte: lapresse.it
Recovery Plan, Il premier Mario Draghi ha mostrato alla Camera il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato dal Consiglio dei ministri. "Sbaglieremmo tutti a pensare che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, pur nella sua storica importanza, sia solo un insieme di progetti tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi, scadenze", dice. "Vi proporrei di leggerlo anche in un altro modo" ha continuato il presidente del Consiglio.
"Metteteci dentro le vite degli italiani, le nostre ma soprattutto quelle dei giovani, delle donne, dei cittadini che verranno. Le attese di chi più ha sofferto gli effetti devastanti della pandemia. Le aspirazioni delle famiglie preoccupate per l’educazione e il futuro dei propri figli", ha spiegato il Premier. "Le giuste rivendicazioni di chi un lavoro non ce l’ha o lo ha perso. Le preoccupazioni di chi ha dovuto chiudere la propria attività per permettere a noi tutti di frenare il contagio. L’ansia dei territori svantaggiati di affrancarsi da disagi e povertà. La consapevolezza di ogni comunità che l’ambiente va tutelato e rispettato" dice il premier.
"Ma, nell’insieme dei programmi che oggi presento alla vostra attenzione, c’è anche e soprattutto - ha proseguito il premier Draghi - il destino del Paese. La misura di quello che sarà il suo ruolo nella comunità internazionale. La sua credibilità e reputazione come fondatore dell’Unione europea e protagonista del mondo occidentale". E ancora: "Non è dunque solo una questione di reddito, lavoro, benessere, ma anche di valori civili, di sentimenti della nostra comunità nazionale che nessun numero, nessuna tabella potranno mai rappresentare".
Successivamente il Premier Draghi ha citato De Gasperi. "Nel presentare questo documento, al quale è strettamente legato il nostro futuro, vorrei riprendere, specie all’indomani della celebrazione del 25 aprile, una testimonianza di uno dei padri della nostra Repubblica", ha iniziato. "Scriveva Alcide De Gasperi nel 1943: 'Vero è che il funzionamento della democrazia economica esige disinteresse, come quello della democrazia politica suppone la virtù del carattere. L’opera di rinnovamento fallirà, se in tutte le categorie, in tutti i centri non sorgeranno degli uomini disinteressati pronti a faticare e a sacrificarsi per il bene comune'. A noi l’onere e l’onore di preparare nel modo migliore l’Italia di domani" dice il premier.
Infine: "Sia chiaro che, nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite. Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio".
Il Recovery plan, secondo il Premier, offre un'opportunità, affrontare "alcune debolezze che affliggono la nostra economia e la nostra società da decenni: i perduranti divari territoriali, le disparità di genere, la debole crescita della produttività e il basso investimento in capitale umano e fisico. Infine, le risorse del Piano contribuiscono a dare impulso a una compiuta transizione ecologica". E poi: "Queste non solo consentono di dare efficacia e rapida attuazione agli stessi investimenti, ma anche di superare le debolezze strutturali che hanno per lungo tempo rallentato la crescita e determinato livelli occupazionali insoddisfacenti, soprattutto per i giovani e le donne".
"Nel 2026 il PIL sarà di circa 3,6 punti percentuali superiore rispetto a uno scenario di riferimento che non tiene conto dell’attuazione del Piano". L'occupazione crescerà di "3,2 punti percentuali rispetto allo scenario base nel triennio 2024-2026", e "l’accelerazione della crescita può essere superiore a quanto riportato nel PNRR se riusciamo ad attuare riforme efficaci e mirate a migliorare la competitività della nostra economia".
Il presidente del Consiglio ha successivamente spiegato tutti i punti del piano. Secondo le sue previsioni, dunque, il Pnrr cambierà il volto del Paese. La digitalizzazione, la telemedicina, le imprese smart; la rivoluzione green, con un'Italia finalmente attenta al suo equilibrio fragile, la spinta alle energie rinnovabili, l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati. A questo punto, qualcuno ha chiesto notizie sul superbonus al 110%. "Non c'è alcun taglio", ha rassicurato il Premier.
Passando al calo della natalità. "Meno di 1,3 figli per ciascuna donna - ha ricordato Draghi - contro quasi 1,6 della media Ue". "Per mettere i nostri giovani nella condizione di formare una famiglia, dobbiamo rispondere a tre loro richieste: un welfare adeguato, una casa e un lavoro sicuro", dice il premier. Questione Sud. "Non è una questione di campanili - dice Draghi, che vorrebbe colmare i divari che ci sono tra le diverse aree del Paese -. Se cresce il Sud, cresce anche l’Italia. Più del 50% del totale degli investimenti in infrastrutture – soprattutto l’alta velocità ferroviaria e il sistema portuale – è diretto al sud".
Pubblica amministrazione. "Ridurre i tempi dei processi del 40 per cento per il settore civile e almeno del 25 per cento per il penale", continua il presidente del Consiglio. E poi attuare "una continuativa e sistematica opera", non meno complessa, "di abrogazione e modifica delle norme che frenano la concorrenza, creano rendite di posizione e incidono negativamente sul benessere dei cittadini. Questi principi sono essenziali per la buona riuscita del Piano: dobbiamo impedire che i fondi che ci accingiamo a investire finiscano soltanto ai monopolisti".
"Sono certo che riusciremo ad attuare questo Piano", conclude fiducioso Mario Draghi. "Sono certo che l’onestà, l’intelligenza, il gusto del futuro prevarranno sulla corruzione, la stupidità, gli interessi costituiti. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani, nel mio popolo, nella nostra capacità di lavorare insieme quando l’emergenza ci chiama alla solidarietà, alla responsabilità. È con la fiducia che questo appello allo spirito repubblicano verrà ascoltato, e che si tradurrà nella costruzione del nostro futuro, che presento oggi questo Piano al Parlamento".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia