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Arabia Saudita, Renzi: "Mi criticano perché non hanno nulla su cui aggrapparsi"

Il leader di Italia Viva: "Continuerò a parlare di politica estera e continuerò a viaggiare"

26 Marzo 2021

Renzi Arabia Saudita

Fonte: lapresse.it

Il leader di Italia viva Matteo Renzi è tornato a parlare del viaggio in Arabia Saudita e della sua intervista a Bin Salman. Per l'ex Premier, infatti, "quando ti criticano sui viaggi all’estero, dall’Arabia Saudita al Senegal, significa che non hanno più nulla cui aggrapparsi. Io continuerò a parlare di politica estera e continuerò a viaggiare, ovviamente senza gravare di un solo centesimo sul contribuente italiano".

Intervista in Arabia Saudita di Renzi

Qualche giorno fa avevano fatto molto scalpore le sue parole a difesa dell'intervista in Arabia. "Mohammad Bin Salman? È un mio amico e che sia il mandante dell’omicidio Kashoggi lo dite voi", aveva detto Renzi. Il senatore, durante la crisi del governo Conte da lui stesso provocata, era volato in Arabia per intervistare il principe Bin Salman. "Non c'è alcun conflitto d’interesse", si era difeso mercoledì 24 marzo, tornando sull'argomento. "L'unico interesse in conflitto di qualcuno che vorrebbe io smettessi di parlare dell'Italia..."

E ancora: "L'attività parlamentare è compatibile con quella di uno che va a fare iniziative all'estero. Su questi temi è tutto perfettamente in regola e legittimo". Bin Salman, almeno stando a un rapporto dell'intelligence Usa, nonché secondo il parare di più della metà del mondo occidentale, sarebbe coinvolto nell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, assassinato a ottobre 2018 nel consolato saudita a Instanbul.

L'attacco di Fratoianni

Non solo a destra, o da parte del Movimento 5 stelle. Anche a sinistra Matteo Renzi è stato duramente attaccato. Anzi, a sinistra le critiche non si sono risparmiate. Sulla questione è infatti intervenuto anche il leader di Sinistra italianaNicola Fratoianni: "Per la sfacciataggine dell’ipocrisia esibita, e la pervicacia testarda del ‘difendere anche l’indifendibile’ che solo nell’Italia delle banane può essere tollerata".

Forse, "sì, in Italia i compensi di Renzi sono in regola, ma solo perché è la legge italiana a ‘non essere in regola’, ad essere vergognosamente arretrata e manchevole, prosegue Fratoianni. "Facciamo un dibattito serio e cambiamo queste leggi? Lo chiedo a quelli che a differenza di Italia Viva, sono liberi e pensanti, come il Pd e il Movimento 5 Stelle. Usciamo dalle chiacchiere e facciamo i fatti. Solo così anche l’Italia potrà diventare una grande e forte ‘democrazia matura’."

Arabia saudita, Renzi si difende

"Ho fatto un intervento in Aula, il primo con il nuovo Presidente del Consiglio Draghi", ha continuato Matteo Renzi. "Non ne trovate traccia sui social o sui media, sempre pronti invece ad attaccarmi sui viaggi all’estero o sulle conferenze internazionali. Se penso che il partito che mi critica di più su questo sono i Cinque Stelle, nelle persone di chi considerava Obama un golpista, proponeva di trattare con gli estremisti islamici dell’Isis, aveva opachi rapporti col Venezuela e visitava i Gilet Gialli, mi spunta un sorriso".

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