25 Marzo 2021
Matteo Renzi (fonte foto Lapresse)
Nicola Fratoianni si è esibito in un duro attacco nei confronti di Matteo Renzi, che recentemente ha difeso la sua intervista in Arabia Saudita a Mohammad bin Salman. "È un mio amico personale e che sia il mandante dell’omicidio Kashoggi lo dite voi", aveva detto l'ex Premier. "Per la sfacciataggine dell’ipocrisia esibita, e la pervicacia testarda del ‘difendere anche l’indifendibile’ che solo nell’Italia delle banane può essere tollerata", ha tuonato Fratoianni.
"Proprio così, perché invece di discutere di amicizie, il dibattito politico - prosegue il leader di Sinistra Italiana - dovrebbe concentrarsi su quei numeri, in milioni di euro, del boom dell’export di #armi verso l’Arabia Saudita durante gli anni del suo governo, quelle armi che l’Onu dice esser poi finite in testa a innocenti civili yemeniti". E ancora: "Chi si definirebbe orgogliosamente amico del Ministro della Difesa di un Paese che secondo l’Onu ha ucciso migliaia di civili innocenti con bombardamenti indiscriminati? Io non lo farei mai, anche se di certo non è illegale farlo”.
LEGGI ANCHE: Arabia Saudita: Renzi sbaglia la querela ed ora deve risarcire 4700 euro
Forse, "sì, in Italia i compensi di Renzi sono in regola, ma solo perché è la legge italiana a ‘non essere in regola’, ad essere vergognosamente arretrata e manchevole, prosegue Fratoianni. "Facciamo un dibattito serio e cambiamo queste leggi? Lo chiedo a quelli che a differenza di Italia Viva, sono liberi e pensanti, come il Pd e il Movimento 5 Stelle. Usciamo dalle chiacchiere e facciamo i fatti. Solo così anche l’Italia potrà diventare una grande e forte ‘democrazia matura’."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia