22 Marzo 2021
Fonte: lapresse.it
Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato a parlare dalla distribuzione del vaccino contro il Covid in Lombardia, entrando nel merito anche del piano della Regione per gestire le prenotazioni. "Stamattina ho sentito sia Fontana, che Moratti che Bertolaso", ha iniziato il capo del Carroccio. "Mi aspetto un bel segnale di cambiamento positivo". "L’obiettivo è correre", dice ancora. "Entro la settimana" dovrebbe arrivare il sistema di Poste Italiane a gestire le prenotazioni per le vaccinazioni, arrivando alla sede dell’Avis a Milano.
"Ho sentito Bertolaso, Fontana e la Moratti", ha proseguito il numero uno delle cravatte verdi. "Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati, la Lombardia è quella che ha vaccinato più di tutti in Italia", ha sottolineato. "Non sono più ammesse incertezze. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia. Noi stiamo correndo per produrre i vaccini in Italia e comprarli all’estero e poi ovunque. Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata", ribadisce.
"Io spero che il governo Draghi abbia quell’autorevolezza che non aveva il governo Conte per farsi valere all’estero, per produrre i vaccini in Italia e per comprarli in ogni parte del mondo", ha rimarcato Salvini. "Qualsiasi cosa funziona, prendiamola", dice, riferendosi al vaccino russo Sputnik. "Sono d’accordo sia con la Merkel che con il presidente Draghi, se non lo fa l’Europa, facciamolo noi".
Il leader della Lega è tornato inoltre a parlare delle restrizioni dovute al Covid 19. "Spero che si possa presto tornare a vivere lo sport in presenza", inizia. "E quello su cui stiamo lavorando. Il 7 aprile è la Giornata mondiale della salute. Mi piacerebbe che le città italiane che avranno una condizione sanitaria sotto controllo potessero dare ampi segnali di riapertura" ha spiegato. "Spero che con marzo e la Santa Pasqua finisca la sofferenza durata un anno". Questo, "è l'obiettivo mio e di tutti di tornare a vivere le città, ovviamente laddove la situazione è sotto controllo in zona gialla".
"Sono qui a donare il sangue - ha detto il capo del Carroccio arrivando alla sede dell’Avis a Milano - e a invitare chi può a donare il sangue. Io sono qui a ricordare che le operazioni vanno avanti, i parti vanno avanti, gli incidenti stradali ci sono, se mancano donatori di sangue la gente muore, al di là della polemica politica". "Chi sta in buona salute e chi ha fra i 18 e i 60 anni e in questi giorni trova il tempo di andare in un ospedale a donare il sangue, salva una vita", continua.
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