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Alleanza Pd-M5s, Di Maio dice sì a Letta: ma nel 2013 lo chiamava Capitan Findus

Il ministro degli Esteri al quotidiano El Pais: "Coloro che hanno lasciato il M5S a causa dell’ingresso nel governo Draghi erano ancora legati a una certa idea di Italexit.

18 Marzo 2021

Alleanza Pd-M5s, Di Maio dice sì a Letta

Fonte: Facebook

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si esibisce in un assist al nuovo segretario del Pd Enrico Letta, che potrebbe essere interpretato come la certificazione di una futura alleanza tra Pd e M5s anche in chiave elettorale. "Ho sempre lavorato bene con Letta, è una persona in cui ho molta fiducia. L’alleanza tra Pd e M5s sarà rafforzata", ha fatto sapere il pentastellato in un'intervista a un giornale spagnolo. "Ma non deve essere solo elettorale, è necessario guardare a orizzonti lontani per crescere insieme. Dobbiamo affrontare insieme le grandi questioni sociali. Letta e Giuseppe Conte troveranno spazio per il dialogo".

Alleanza Pd-M5s, Di Maio dice sì a Letta

Luigi Di Maio dunque è pronto, alla bisogna, a dire di sì anche allo Ius soli, recentemente al centro delle polemiche tra Pd e Lega. Si tratta di un "tema che va discusso a livello Ue. Non sono contrario, non voglio andare contro la proposta di Enrico Letta, di cui ho stima e fiducia – spiega – ma l’Unione europea sta progettando un patto per l’immigrazione e l’asilo, quindi quando parliamo di cittadinanza a mio avviso dobbiamo coordinarci a livello europeo".

Il pentastellato, sempre sulle pagine del giornale spagnolo, ha poi parlato della ritrovata natura ecologista del Movimento. "Per anni si è tentato di classificare il M5S. Ma detto questo, il Movimento oggi si propone come la prima forza ecologista in Italia con persone di origini diverse. E la sintesi sono l’inclusione sociale, la transizione ecologica e la giustizia sociale". Per quanto riguarda i "traditori", anche recenti, che hanno lasciato il Movimento piuttosto che votare sì al Governo Draghi, Di Maio dice: "Coloro che hanno lasciato il M5S a causa dell’ingresso nel governo Draghi erano ancora legati a una certa idea di Italexit. Il peso di Conte aumenterà il prestigio del M5S e completerà il processo di evoluzione". L’ingresso di Conte, conclude Di Maio, "rafforzerà l’atlantismo e i valori Ue del M5S. È in linea con ciò che ho cercato di creare"fin dal 2018.

Tutti gli insulti di Di Maio a Letta negli anni

Per quanto le parole di Di Maio siano sembrate piuttosto sincere, hanno fatto storcere il naso a molti, in quanto l'ex capo politico dei pentastellati era sempre stato molto critico nei confronti di Letta. Tra le dichiarazioni più famose di Di Maio verso Letta non si può non citare quella del il 10 maggio 2013, quando il grillino aveva fatto un post dal titolo: "Capitan Findus Letta si tiene i soldi". Nel post l'attuale segretario del Pd era descritto come "un mantenuto dalla politica dal 1996". E ancora: "Enrico Letta ci fa lezioni di morale".

LEGGI ANCHE: Pd e M5s stringono alleanza nel Lazio, Crimi: "Movimento in giunta Regione"

Sempre nel 2013, Di Maio era stato autore di un altro post dal titolo: "Le mille balle blu di Letta" con tanto di hashtag #LettaMente. Seguono "Letta mente sempre due volte", "Letta pidiellino ad honorem", "Il ballo del pinguino di Letta con i finanziamenti pubblici ai partiti", "Letta, facce Tarzan", "il novello Quisling italiano", ovvero "il collaborazionista norvegese al servizio dei nazisti durante l'ultima guerra mondiale". Insomma, è vero che solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma Di Maio, se ha effettivamente cambiato idea su Letta, quantomeno, prima di fargli i complimenti, dovrebbe chiedergli scusa.

 
 

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