09 Marzo 2021
Fonte: lapresse.it
Il Pd pare voler rinnegare Mattia Santori e tutto il Movimento delle Sardine, dopo l'intrusione di questi ultimi al Nazareno e dopo la lettera dello stesso Santori a La Repubblica. Ci hanno "offesi", "insultati" con una cosa che "sembra scritta da un Beppe Grillo", hanno tuonato gli esponenti dem. Sotto accusa l'intervista del giovane leader del movimento in cui quello dei dem viene definito un 'partito tossico'. "La nostra comunità - dicono dal pd - merita rispetto".
"Per contribuire a cambiare una comunità bisogna conoscerla e rispettarla. Ecco, di questo rispetto per la comunità del Pd ne vedo troppo poco nella intervista a Mattia Santori su Repubblica, in cui definisce il nostro partito 'un marchio tossico' e rivendica la scelta di non iscriversi, dando giudizi pesantissimi". Queste sono state le parole del capodelegazione del Pd a Bruxelles, Brando Benifei. "L’appello alla base buona contro la dirigenza cattiva è un artifizio retorico: anche Mattia sa benissimo che nel Pd ci sono centinaia di dirigenti, che guidano comuni, gruppi consiliari, federazioni, governando istituzioni e strutture partitiche quasi sempre con pochissime risorse, investendo il proprio tempo e i propri soldi per portare avanti le idee in cui credono".
E ancora: "Torniamo a discutere insieme su lavoro, diritti, sviluppo sostenibile, democrazia e faremo un passo avanti. Ma se l’impostazione è, cito, 'lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti', conclusione emersa da una assemblea di 170 persone, ci mettiamo poco a radunarne molte di più per dire che il Pd non è una bad company da chiudere, ma un progetto da rilanciare e trasformare per la nuova fase politica. Per stare dalla parte delle persone e occuparci concretamente dei loro problemi, il resto conta il giusto. Coraggio".
Sulla questione è poi intervenuta anche un'altra esponente del Pd, Giuditta Pini: "Che dire, complimenti: sembra una cosa scritta da un Beppe Grillo. Gradirei che chi oggi ha il ruolo di rappresentare il PD, la presidente Valentina Cuppi, dicesse qualcosa. Criticare è semplice, lavorare e costruire è più complesso e richiede impegno, dedizione e costanza. La nostra comunità merita rispetto. Lo dico alle Sardine. Lo dico alla dirigenza del Partito Democratico". "Non è più il tempo di mettere la testa sotto la sabbia: è arrivato il momento di rispondere dei propri errori", aggiunge deputata.
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"'Amiamo la non violenza (verbale e fisica)', Manifesto delle #Sardine 2019'", ha iniziato la senatrice Caterina Biti. "Quindi, o sono per la non violenza a senso unico o si son persi in mare aperto. Il risultato non cambia: violente sono le parole usate contro la comunità del @pdnetwork. Violente e inaccettabili".
A questo punto, dopo essere stata più volte chiamata in causa, Valentina Cuppi è intervenuta, dando inoltre la sua posizione sulle dimissioni di Zingaretti. "Siamo tutti orgogliosi della comunità delle democratiche e dei democratici che in questi anni hanno dato il massimo per promuovere sui territori, nelle assemblee elettive e sui luoghi del lavoro le idee del Partito Democratico", ha detto. "Non possiamo accettare che si metta in discussione la nostra casa comune che faticosamente con Nicola Zingaretti è stata ricostruita dalle fondamenta con un gruppo dirigente nuovo. Un lavoro interrotto da un pluralismo che si è trasformato a volte in esclusiva vis polemica mettendo in discussione e in secondo piano il lavoro che il Partito Democratico ha fatto per contribuire a modificare le linee guida del Next Generation Eu, grazie al coinvolgimento degli amministratori democratici, dei dirigenti locali del partito e dei parlamentari".
E ancora: "Sabato scorso ho accolto la delegazione delle 6000 Sardine rispondendo alla loro richiesta di voler essere ascoltati, di voler costruire e mettersi al servizio di un processo. Così avevano dichiarato di voler fare. Le porte sono state aperte, con l’intento di confrontarsi e dialogare, con la volontà di costruire un PD aperto e inclusivo, capace di essere parte di un campo democratico e progressista, capace di essere vicino alle sue e ai suoi militanti, alla base e di farsi permeare dalla volontà di partecipazione di chi non punta il dito contro e resta inerte, ma ambisce a essere parte di un progetto che combatte le disuguaglianze, lotta per i diritti civili e sociali, per la buona occupazione, per i diritti delle donne, per la transizione ecologica, per un modello di sviluppo che metta al centro la cura delle persone".
"Abbiamo parlato di idee – sottolinea poi la presidente Pd - di come dare ascolto e voce a quel Pd che in questo anno di pandemia ha raccolto gli alimenti per i bisognosi, ha lavorato assiduamente al governo per garantire sostegno e per riportare l'Italia al centro dell'Europa, così come è avvenuto, ha mantenuto la barra dritta anche quando altre forze politiche la perdevano sottovalutando il virus".
"È un momento molto complesso per la storia del Partito democratico", ha proseguito l'esponente dem. "Non ci siamo sottratti al confronto, io ho ascoltato anche le dure critiche che sono state fatte, promosso l’autocritica. Ma una comunità va rispettata, è fatta di persone, del lavoro e dell’impegno di tanti che anche nei territori hanno sempre portato avanti l’idea di un partito fondato su valori e principi ben saldi". "Ciò che è stato detto - ha concluso Cuppi - la definizione data di 'partito tossico', è un'offesa a tutta la comunità del PD e non è per nulla costruttivo, è solo distruttivo. Continueremo ad ascoltare e ad essere aperti al dialogo, nella consapevolezza di un cambiamento necessario, ma in maniera costruttiva e nel rispetto di tutte e tutti”.
Nel Pd sono sempre di più quelli che vogliono staccarsi dal Movimento delle Sardine. "Ascoltiamo insulti e offese dalle Sardine. È mortificante che in un Paese piegato dalla pandemia la principale forza riformista si occupi delle sciocchezze di Santori. La responsabilità di chi ha permesso tutto questo è enorme. Si cambi passo e si torni alle cose serie, subito", ha detto Pina Picierno, eurodeputata Pd, su Twitter.
Un'altra europarlamentare, Alessandra Moretti, ha invece dichiarato: "In questi giorni ho sentito parole ingiuste e inaccettabili verso il Pd e la sua grande comunità, fatta di donne e uomini che a tutti i livelli lavorano con impegno e passione. Respingo al mittente gli insulti che provengono da chi vorrebbe interpretare il rinnovamento nel centrosinistra usando schemi vecchi basati su contrapposizioni e tifoserie che non sono degne della nostra storia".
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