24 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
Nuovo Dpcm firmato da Draghi per limitare i contagi dalle varianti Covid, l'Italia torna divisa fra zona arancione 'rinforzata' (o arancione scuro) e zona rossa. In vista di nuove misure e regole, e soprattutto dei nuovi dati del monitoraggio sulla pandemia di venerdì, il Comitato tecnico scientifico si è riunito nella giornata di martedì 23 febbraio con il premier Mario Draghi e i ministri. Agostino Miozzo lasciando Palazzo Chigi ha spiegato: "Non abbiamo parlato di riaperture, se ne parlerà in un'altra occasione. Venerdì ci sarà una nuova fotografia della situazione e poi vedremo", ha detto, aggiungendo come si sia "rappresentato al presidente Draghi i dati e i numeri".
"Dal punto di vista scientifico noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente", ha continuato Miozzo che poi ha parlato del Premier. "Ascolta e ci ha ascoltati con attenzione". Nessuna richiesta di rigore, "ma diremo che serve prudenza". Intanto, nella giornata di oggi, mercoledì 24 febbraio, è prevista una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico con il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini per valutare il protocollo di sicurezza messo a punto dalle associazioni dello spettacolo su cinema, teatri e sale da concerto.
Pessimista Roberto Speranza. La "prudenza", dice, ha senz'altro caratterizzato la giornata di ieri. Verranno "istituite nuove zone arancioni e rosse nelle regioni della Penisola".
Dopo Roccagorga, Carpineto Romano e Colleferro, anche la Regione Lazio ha dichiarato la sua quarta zona rossa per il piccolo comune di Torrice, in provincia di Frosinone. Zona arancione scuro da giovedì 25 febbraio e fino all’11 marzo, per 14 Comuni dell'Emilia-Romagna. La misura riguarda tutti i Comuni che fanno capo all’Ausl di Imola – e quindi Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio -, e quelli confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna, che ricadono nel territorio dell’Ausl Romagna.
Zona arancione 'rafforzata' per tutta la provincia di Brescia e alcuni comuni in provincia di Bergamo e Cremona. Attilio Fontana ha appena firmato un'ordinanza relativamente a 'Misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19'. Nello specifico - si legge nell'ordinanza - per quanto riguarda "territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR)".
Stop dunque alle uscite fuori comune. Tranne nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l'esclusione del proprio capoluogo). Per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Nelle zone arancioni scuro valgono le stesse regole, tranne per il fatto che verranno chiuse le scuole e gli asili nido.
Passiamo alle seconde case. La mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata. Ma è confermata la possibilità - anche per chi viene da zone arancioni o rosse - di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia. Non sarà permesso invitare amici e parenti. Rimangono vietati gli affitti brevi.
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