21 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
M5s è ad un passo dalla scissione, dopo che una parte dei senatori e dei parlamentari ha votato no al Governo targato Mario Draghi. Tale voto è stato infatti motivo di espulsioni all’interno di un Movimento 5 Stelle sempre più spaccato. Da una parte c'è il capo politico Vito Crimi, con Beppe Grillo e Luigi Di Maio, che vogliono andare avanti con questo Governo e hanno dato il loro benestare a Mario Draghi. Dall'altra parte ci sono Alessandro Di Battista, Barbara Lezzi e Nicola Morra che si sono dichiarati totalmente contrario ad allearsi anche con Forza Italia di Silvio Berlusconi.
Proprio Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, uno dei 15 senatori allontanati dal Movimento, ha reagito male alla sua espulsione. "Posso solo dire quanto mi è stato detto da specialisti", racconta piccato. "Sono stato sospeso dal gruppo del Senato ma per diventare espulsione dal M5S deve esserci un intervento dei probiviri e poi una conferma dalla base su Rousseau".
E ancora: "L'espulsione dal movimento sarà oggetto di eventuale contenzioso, ma io faccio appello alla ragionevolezza, rischiamo di fare il gioco del sistema che ci vuole omologare".
Alla Camera hanno votato no alla fiducia al Governo Draghi Corda, Sapia, Spessotto, Testamento, Volpi, Baroni, Colletti, Costanzo, Forciniti, Giuliodori, Maniero, Russo, Sarli, Termini, Cabras e Vallascas. Tutti espulsi qualche ora dopo da Vito Crimi.
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Si sono invece astenuti Paxia, Villarosa, Raduzzi e Sodano. Non hanno partecipato alla votazione Corneli, Ehm, Menga, Romaniello, Spadoni, Tucci, Di Lauro, Masi, Penna, Scutellà, Suriano, Zanichelli. Risultano in missione invece i deputati grillini Mammì e Vianello.
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