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Governo Draghi, il "ni" di Vito Crimi: "Confermerei tutti i nostri ministri"

"Mario Draghi ha un approccio pragmatico e ci ha presentato un programma di notevole spessore." Ma "decideremo con calma"

10 Febbraio 2021

Governo Draghi, Crimi

Fonte: lapresse.it

Il reggente politico del Movimento 5 stelle Vito Crimi ha dichiarato che non intende entrare nel Governo Draghi a tutti i costi. "Mario Draghi ha un approccio pragmatico e ci ha presentato un programma di notevole spessore. Ha ascoltato con interesse la nostra proposta di mettere sotto il cappello dell’ambiente il Mise, i Trasporti e le Infrastrutture", ha detto Crimi in un’intervista al Corriere della Sera. Tuttavia "non andremo al governo a tutti i costi, ci stiamo confrontando. Alcune garanzie le abbiamo chieste, ottenendo rassicurazioni sul Mes, sulla scuola, sulla continuità con il governo Conte".

Governo Draghi, il "ni" di Vito Crimi

"Sarebbe troppo povero scrivere come quesito del voto su Rousseau ‘Draghi sì o Draghi no’", continua Crimi. "Quando avremo qualcosa su cui votare scriveremo nei quesiti ‘vogliamo stare in un governo che ha queste caratteristiche?’. Dobbiamo mettere ai voti un programma, aspettiamo che Draghi veda le parti sociali e tiri le conclusioni”.

Rimane possibile ancora una scissione all'interno del Movimento capeggiata da Alessandro Di Battista e Casaleggio. "Anche quando siamo andati al governo con la Lega e poi con il Pd sembrava fossimo al redde rationem - si difende il capo politico M5S - invece in dieci anni non ci siamo mai spaccati".

"Non c’è una scissione in atto, ci sono persone che la pensano in modo diverso", sostiene il reggente pentastellato. "Gli iscritti ci hanno sempre chiesto di capitalizzare quel 32% di voti nelle urne e non lasciare il governo nelle mani sbagliate. Ancora una volta ci diranno ‘non perdete questa occasione, non lasciate ad altri la possibilità di cambiare le carte del Recovery che avete scritto voi’. Fin qui hanno abbandonato una ventina di senatori, forse. Se qualcun altro deciderà di non adeguarsi al voto degli iscritti ne prenderemo atto, ma non si può definire scissione. Quanto ai singoli ministri, i nostri sono tutti bravissimi, li avrei riconfermati tutti".

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