06 Febbraio 2021
Massimo Gramellini ha criticato sulle colonne del Corriere della Sera l’operato politico del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.
Secondo il giornalista “non dev’essere poi così male fare il politico per hobby come Beppe Grillo. Un giorno ti fai vedere e nei cinquecento successivi sparisci nella blogosfera, evitandoti la seccatura di sedare liti, sintetizzare sproloqui, mediare tra Di Maio e Conte e tra Di Battista e il suo specchio. Di mestiere Grillo continua a dedicarsi a tutt’altro. Ma nel tempo libero, invece di giocare a tennis o innaffiare gerani, ridiventa lo gnomo del destino. Un leader carsico”.
Gramellini non va tanto per il sottile e analizza le strategie politiche dei pentastellati. "Nei rari giorni in cui si fa veramente la Storia, spinge di lato Di Maio e Conte, trattandoli da comparse, e come se niente fosse si riprende il centro della scena. Oggi è uno di quei giorni e sfido chiunque, ancora una decina d’anni fa, a immaginare un incontro decisivo per le sorti del Paese tra Mario Draghi e Beppe Grillo, agli antipodi anche come esponenti del mondo favolistico animale, senza mettersi a ridere o chiamare un’ambulanza: le probabilità di un simile evento sarebbero apparse le stesse di una cena a lume di candela tra Vito Crimi e Charlize Theron".
A proposito - scrive ancora Gramellini - stamattina il comico ricaricato si recherà dal banchiere incaricato proprio in compagnia di Vito Crimi. Anzitutto per spiegargli chi sia, e poi forse per rassicurarlo con la battuta che gira sui social a proposito dei sorprendenti esiti dell’ultimo sondaggio partorito dalla sempre più pericolante piattaforma Rousseau: "Alla domanda: 'Draghi, che cosa ne pensate?', il 70 per cento ha risposto: Sì, esistono".
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