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Consultazioni di Governo di Mario Draghi, calendario e video in diretta

Il premier incaricato ha iniziato il 4 febbraio con i partiti piccoli. Le consultazioni si concluderanno sabato in tarda mattinata con Movimento 5 stelle e Lega

04 Febbraio 2021

Consultazioni di Governo di Mario Draghi, calendario e diretta

Fonte: lapresse.it

Sono iniziate oggi, mercoledì 4 febbraio, le consultazioni di Governo di Mario Draghi con le varie forze politiche. Si inizia con i piccoli partiti per concludere sabato 6 con Lega e Movimento 5 stelle. In mezzo, venerdì 5 febbraio, Draghi sentirà Pd e Italia viva. Intanto il nuovo Premier può festeggiare per le parole del suo predecessore Giuseppe Conte, il quale ha dichiarato che non si opporrà al nuovo Governo. Si attende di capire se la penseranno così anche gli altri vertici del Movimento. Beppe Grillo, Alessandro Di Battista e Vito Crimi non sembrano per il momento così convinti.

Consultazioni di Governo Mario Draghi, calendario

Venerdì 5 febbraio si parte alle 11. Da Draghi si presenteranno le Autonomie, LeU, Iv, Fdi, Pd e Fi. Sabato si riparte sempre dalle 11, ma questa volta sarà il turno di Lega e M5S. Tutti gli incontri dovrebbero avere durata di mezzora o di un'ora a seconda del peso dei partiti. 

Nella giornata di giovedì 4 febbraio, i primi a essere ricevuti a Montecitorio sono stati i appresentanti di Azione, +Europa, Radicali italiani del Gruppo Misto Camera e quelli di +Europa, Azione del Gruppo Misto Senato. 

Diretta, il turno di +Europa e Azione

Al termine del suo colloquio con Mario Draghi Emma Bonino ha detto: "Abbiamo espresso il più ampio sostegno e convinto al tentativo che sta facendo il presidente Draghi". E ancora: "Forse perché uno è stato presidente della Bce, allora è un tecnico? Draghi ha fatto scelte politiche, nella difesa dell'Euro. Se intendete per governo tecnico il fatto che pone fine a questa politica cattiva, può starci, ma il suo sarà un governo totalmente politico. Poi starà a lui decidere il profilo dei ministri che vorrà chiamare". 

Sulla stessa linea anche Carlo Calenda: "Al termine della legislatura più pazza degli ultimi anni, la più trasformista e incoerente, a cui +Europa e Azione non hanno partecipato, l'unico atteggiamento responsabile è non mettere condizioni alla costruzione del governo. Il nostro sostegno è pieno e incondizionato". 

Maie e gruppo Misto

Il 4 febbraio è stato il turno anche del nuovo gruppo appena formato Maie e del Misto. "Questa è una crisi inopportuna e irrazionale, ci interessa andare avanti perché le difficoltà economiche e sociali sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo accolto con forte condivisione l'esortazione di Mattarella e con grande apprezzamento le parole di Conte". Queste le parole di Antonio Tasso, in rappresentanza delle componenti Maie e Psi del gruppo Misto Camera,

Mentre Bruno Tabacci ha dichiarato: "L'occasione non la si può sprecare e l'appello di Mattarella, così coraggioso e inatteso, che è la conseguenza di questa crisi che ci ha tolto il respiro e la pazienza".

Movimento e Lega

Mentre Draghi prosegue le consultazioni, sono arrivati i veti incrociati di molti leader politici. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che non farà mai un governo assieme a Beppe Grillo. "Draghi deve scegliere con chi preferisce lavorare", dice il capo del Carroccio, "se con noi o con Grillo". E ancora: "Draghi dovrà scegliere tra Grillo e la Lega, se le richieste di Grillo sono la patrimoniale sui risparmi degli italiani, la nostra è l'esatto contrario. Sarà il professor Draghi a scegliere se per il futuro dell'Italia sono meglio nuove tasse o meno tasse. Noi a differenza di altri siamo liberi, non abbiamo già scelto il so o il no. Qualunque sarà la nostra scelta sarà la scelta di tutti a differenza di altri dove ci sono correnti, correntine, fuoriusciti e ripensanti, noi ci confrontiamo sulle idee e quando si sceglie la Lega di muove come un sol uomo".

Ma anche dal Pd è arrivato un veto, diretto allo stesso leader leghista. Questo porta la firma dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini: "Noi mai con i sovranisti". A questo punto Draghi si trova ad avere per le mani una bella gatta da pelare. Se queste dichiarazioni dovessero venire riconfermate, il nuovo Premier non potrà scegliere. Ogni possibile governo passa infatti per forza da una accordo tra Pd e Centrodestra o Movimento 5 stelle e un qualunque tra gli altri partiti più grandi.

Ue: "Draghi uomo giusto per l'Italia"

Al termine delle consultazioni di giovedì 4 febbraio, l'Unione europea ha rotto il silenzio (diversamente da quanto impone il regolamento che vieta di intromettersi sulla politica interna dei singoli stati) su Mario Draghi. "L'ultima volta che i leader dell'Ue sono stati tutti con lui nella stessa stanza, gli hanno fatto una standing ovation", ha detto la presidente della Commissione, Margaritis Schinas. "Non vi sorprenderò nel dirvi che Mario Draghi è rispettato e ammirato qui a Bruxelles e non solo".

Stessa opinione espressa da Pierre Moscovici: "Mario Draghi è una delle persone più straordinarie che abbia incontrato. Così come fu l'uomo giusto per l'euro nel 2012, potrebbe essere l'uomo giusto per l'Italia nel 2021, se otterrà l''unità" che vorrebbe".

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