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Crisi di Governo, Renzi prima delle consultazioni: "Tutto in mano a Mattarella"

Il leader di Italia viva: "Stiamo andando a sbattere su economia, vaccini e scuola, questo il momento di cambiare. Abbiamo fiducia nella saggezza del Capo dello Stato"

28 Gennaio 2021

Il leader di Italia viva Matteo Renzi oggi, giovedì 28 gennaio, andrà alle consultazioni con Sergio Mattarella dove esprimerà la sua posizione sull'attuale crisi di Governo. "A tutti quelli che chiedono: 'ma proprio adesso dovevate aprire la crisi?', ho risposto ieri in questo video in cui provo a spiegare che stiamo andando a sbattere su economia, vaccini e scuola, ecco perché è questo il momento di cambiare".

Crisi di Governo, Renzi prima delle consultazioni

"Dopo settimane in cui si sono tentate improbabili soluzioni personali è finalmente venuto il tempo di seguire la Costituzione - ha continuato Mattero Renzi - di affidarsi al Capo dello Stato e di parlare con il linguaggio della verità davanti al Paese. La verità, non le veline. La politica, non il populismo".

L'ex Premier ha inoltre parlato della recente condanna a Chiara Appendino. "Prendiamo atto che in Parlamento non c’è più una maggioranza giustizialista, altrimenti oggi il ministro Bonafede avrebbe ottenuto i voti in Senato - dice -. E proprio per questo voglio che arrivi un messaggio di vicinanza a Chiara Appendino". "Da ex sindaco sono dispiaciuto - prosegue Renzi -. Perché si afferma una responsabilità per i primi cittadini molto difficile da accettare. Era accaduto con Leonardo Domenici a Firenze, con Marta Vincenzi a Genova. Oggi accade con Chiara Appendino".

E ancora: "Noi non siamo come i giustizialisti, che usano i processi per regolare i conti della politica". "Io voglio dire che mi dispiace, che spero che Chiara Appendino sia assolta in appello, che siamo vicini al dolore della sua famiglia - ha concluso Renzi -. E non mi interessa il fatto che i grillini non fanno così con noi, preferendo sempre avere due pesi e due misure. Noi restiamo persone civili, anche e soprattutto davanti alle decisioni della magistratura".

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