Nomine GdF, 5 i nomi di Crosetto e Giorgetti per Meloni, con shortlist a 3: De Gennaro, Sirico e Buratti. Nessuna frattura, richiesto a Giorgia di conoscere anche gli altri candidati - ESCLUSIVA
Nomine Guardia di Finanza in standby, Giorgetti e Crosetto propongono 5 nomi a Meloni: De Gennaro, Buratti, Sirico, Cuneo e Greco (di cui i primi 3 rientrano nella shortlist). Nella lista non rientrerebbe Carbone. La richiesta avanzata dal duo è l'incontro di Meloni con tutti i candidati, dato che la premier conosce di persona solamente De Gennaro, in modo da poter decidere dopo un contatto diretto per avere più elementi
La scelta del nuovo comandante della Guardia di Finanza sta generando grande dibattito in seno al Governo. Come anticipato da Il Giornale d'Italia, il nome in pole è quello di Andrea De Gennaro, proposto dal sottosegretario Mantovano per conto di Giorgia Meloni. De Gennaro, oltre ad essere l'unico conosciuto personalmente dalla Premier, sarebbe il favorito da Meloni anche per i rapporti con gli USA coltivati da decenni con il fratello "Big Brother" Gianni.
Da fonti raccolte direttamente da Il Giornale d'Italia all'interno di Palazzo Chigi, si apprende che lo schieramento Crosetto-Giorgetti, però, ha fatto cadere nel vuoto l'indicazione decisa da Meloni-Mantovano e ha rilanciato con una rosa di altri 4 candidati, oltre ad Andrea De Gennaro (Comandante in Seconda): Bruno Buratti (Comandante interregionale dell'Italia Centrale della Guardia di Finanza), Umberto Sirico (comandante dei reparti speciali), Fabrizio Cuneo (Comandante interregionale dell'Italia centro settentrionale) e Francesco Greco (Capo di Stato Maggiore del Comando Generale). Con De Gennaro, rientrerebbero nella short-list Sirico, attuale comandante dei reparti speciali della Guardia di finanza e Buratti comandante interregionale dell’Italia centrale.
I 5 nomi di Crosetto-Giorgetti. Una questione di metodo
Il centro del discorso sarebbe maggiormente di natura metodologica: la vera richiesta rivolta alla premier è quella di incontrare gli altri candidati, in quanto Giorgia ha avuto occasione di conoscere solamente De Gennaro, e quindi non avrebbe tutti gli elementi per una scelta pienamente consapevole, a cui seguirebbe l'ok incondizionato di Crosetto e Giorgetti, che non sembrano avere un favorito, ma richiedono solo una decisione calibrata.
Questa proposta, però, potrebbe comportare un'ulteriore dilatazione dei tempi, rispetto alle dimissioni di martedì dell'attuale comandante della GdF Giuseppe Zafarana, che mercoledì assumerà l'incarico di Presidente di Eni, come anticipato in esclusiva da Il Giornale d'Italia, sarà nominato presidente Eni.
C'è quindi rischio che l'investitura del sostituto prevista per martedì pomeriggio alle 17 possa slittare e con la possibilità che lo stesso De Gennaro, attuale vicecomandante della GdF assuma comunque la carica ad interim, nell'attesa che si concluda il ciclo di incontri.
Michele Carbone, comandante interregionale al Sud, non dovrebbe più essere compreso nella lista dei nomi proposta dal tandem Crosetto-Giorgetti.
Certo è che, seppur non sia previsto nessun ulteriore incontro lunedì per la discussione della nomina della GdF e per quanto ci sia la necessità che la Meloni incontri i singoli candidati per farsi un'idea più completa, non è comunque esclusa una possibile accelerazione verso de Gennaro, il quale, oltre a essere il prescelto di Meloni, assumendo anche l'interim del comando martedì, potrebbe catalizzare il processo di nomina.
Chi è Andrea de Gennaro
Il Generale Andrea De Gennaro, plurilaureato e titolato presso la Scuola di Polizia Tributaria, nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi operativi e di Stato Maggiore di primissimo piano in tutti i settori che caratterizzano l’attività della Guardia di Finanza. Da ultimo, nel grado apicale, è stato Comandante Interregionale dell’Italia Centrale. Dal novembre 2022 è carica di Comandante in Seconda della Guardia di Finanza.
Chi è Umberto Sirico
Umberto Sirico, attuale Comandante dei Reparti Speciali della GdF dal marzo 2022, vanta una lunga carriera nelle Fiamme Gialle. Per tre anni comandante regionale nelle Marche e Generale di Brigata, nel 2016 si sposta a Roma per ricoprire l'incarico di sottocapo di Stato maggiore del Comando Generale. Nel novembre 2018 subentra a Zafarana come Capo di Stato Maggiore del Comando Generale e nel settembre 2020 è stato scelto come vice-capo di Gabinetto di Gualtieri.
Chi è Bruno Buratti
Il Generale Buratti, comandante interregionale dell'Italia centrale dal novembre 2022, è nato a Roma nel 1961, è entrato in Accademia nel 1981 ha ricoperto, nel corso della carriera, incarichi operativi e di Stato Maggiore in tutti i settori che caratterizzano l’attività del Corpo. Dopo aver frequentato il 25° Corso Superiore di Polizia Tributaria, ha guidato il Comando Provinciale di Savona. Già Comandante del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria dal 2004 al 2008, ha ricoperto l’incarico di Capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale.
Promosso Generale di Divisione, dal luglio 2013 all’ottobre 2015 è stato Comandante Regionale della Guardia di Finanza del Veneto nonché, dall’ottobre 2015 al settembre 2018, Comandante Regionale della Guardia di Finanza del Lazio. Da Generale di Corpo d’Armata ha guidato il Comando Interregionale dell’Italia – Nord Orientale dall’ottobre 2018 al maggio 2022 e, successivamente, ha ricoperto l'incarico di Ufficiale Responsabile di Progetto del Comando Generale della Guardia di Finanza occupandosi, tra l’altro, della riqualificazione e della valorizzazione del Forte Aurelia Antica, sito all’interno della caserma “Cefalonia Corfù”, sede di reparti del Corpo.
Laureato in Giurisprudenza, Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria e Scienze Politiche, ha svolto attività di insegnamento in materie giuridiche, economiche e tecnico – professionali negli Istituti di Istruzione del Corpo e Interforze, nonché presso le Facoltà di Giurisprudenza ed Economia di diverse Università italiane.È stato membro del Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero dell’Economia e Finanze ed esperto presso il Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea.