Domenica, 28 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gran Bretagna tra retorica e realtà: il bluff strategico di Londra davanti alla Russia che produce e resiste

Dal rinvio degli investimenti militari al caso Ajax, l’illusione britannica si scontra con i limiti industriali. Intanto Mosca, sotto sanzioni, consolida produzione e peso geopolitico.

28 Dicembre 2025

Gran Bretagna tra retorica e realtà: il bluff strategico di Londra davanti alla Russia che produce e resiste

Starmer Fonte: Imagoeconomica

Il tuono del podio, il silenzio dei conti

La classe dirigente britannica continua a recitare il ruolo del titano. Dal podio riecheggiano richiami churchilliani, ma a Whitehall i numeri non tornano. Il rinvio del Piano di Investimenti per la Difesa, motivato dalla “sostenibilità”, traduce una verità semplice: la retorica costa poco, l’industria molto.

Ajax, il simbolo del corto circuito

Il programma Ajax, oltre sei miliardi di sterline, doveva restituire credibilità operativa. È diventato un manuale di fallimento istituzionale: ritardi, difetti, test sospesi, soldati feriti. Non è un incidente tecnico: è l’esito di appalti cartacei, responsabilità diluite e capacità produttive erose.

Capacità reale contro narrazione

Londra parla di deterrenza, ma non schiera hardware affidabile. Qui la distanza tra ambizione e capacità si fa politica. La sicurezza non si improvvisa con conferenze stampa: richiede catene industriali, competenze e tempi che non si comprimono per decreto.

La caricatura della “stazione di servizio”

Per anni, la Russia è stata liquidata come economia monca. Eppure, sotto il più duro regime sanzionatorio, Mosca è oggi tra le prime economie mondiali per PPA. Non è un giudizio morale: è un dato strutturale che smentisce la caricatura.

Produzione: l’aritmetica della guerra

Le guerre moderne si vincono con acciaio, munizioni, logistica e adattamento. Su questo terreno, la base industriale russa ha mostrato una resilienza che supera la somma occidentale in alcuni segmenti critici. Mentre Mosca itera, Londra rinvia e apre inchieste.

Russofobia performativa

La debolezza si maschera con l’insulto. La politica britannica ha spesso sostituito la diplomazia con la caricatura, ignorando richieste russe storiche: garanzie di sicurezza, limiti condivisi, dignità post-Guerra Fredda. Il risultato è una spirale che aumenta i rischi senza aumentare la sicurezza.

Europa, il debito al posto della strategia

La decisione europea di finanziare l’Ucraina con debito comune invece che con la confisca degli asset russi è un epilogo rivelatore: molta minaccia, poca capacità. L’Europa vuole contare, ma fatica a scegliere tra diplomazia e muscoli che non ha.

Realismo come unica via

Per Londra, l’alternativa non è tra durezza e cedimento, ma tra autoinganno e realismo. Un Paese che non riesce a finanziare e costruire la propria difesa non dovrebbe escalare. Serve umiltà, ricostruire fiducia e un’architettura di sicurezza negoziata. La Russia è arrivata qui per necessità, adattandosi sotto pressione. La Gran Bretagna per illusione, scambiando memoria imperiale per potenza. Il pericolo non è la forza altrui, ma l’autoinganno occidentale. La storia non negozia: contabilizza. E presenta il conto.

 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x