19 Dicembre 2025
Elbit Systems, fonte: X, @elbitsystems
Lo scandalo appalti denunciato all'interno delle ditte contractor Nato ha portato alla sospensione della fornitura dell'azienda bellica israeliana Elbit Systems all'Alleanza Atlantica per presunte "irregolarità nella redazione di contratti militari". Inoltre, la procura federale belga ha emesso un mandato d'arresto per un cittadino italiano ebreo, Eliau Eluasvili, ora latitante, che avrebbe fatto da intermediario fra Elbit e funzionari della Nato.
Arriva a una svolta lo scandalo di corruzione che da mesi scuote la Nato Support and Procurement Agency (Nspa), l’agenzia incaricata degli appalti dell’Alleanza Atlantica. Al centro dell’inchiesta c’è Elbit Systems, colosso israeliano della difesa, che è stato ufficialmente sospeso dalla Nato il 31 luglio scorso a seguito di “gravi irregolarità” nell’assegnazione di contratti militari. La sospensione riguarda anche Orion Advanced Systems, una sua controllata, e comporta il congelamento di diversi appalti in corso e l’esclusione da nuove gare.
La decisione emerge da documenti interni. Secondo le autorità giudiziarie belghe e lussemburghesi, alcune aziende del settore avrebbero pagato tangenti per milioni di euro a funzionari e ex funzionari della Nspa per assicurarsi contratti strategici su munizioni, sistemi d’artiglieria, difesa aerea e componenti aeronautici.
Elemento chiave dell’indagine è un cittadino italiano ebreo di 60 anni, Eliau Eluasvili, consulente e imprenditore nel settore della difesa, ritenuto strettamente legato a Elbit Systems. Il 30 settembre la Procura federale belga ha emesso nei suoi confronti un mandato di arresto internazionale tramite Interpol per corruzione e associazione a delinquere. Eluasvili, attualmente latitante, avrebbe operato attraverso una rete di società con sedi negli Stati Uniti, in Lituania, Grecia, Regno Unito e Romania.
Gli inquirenti sospettano che Eluasvili abbia fatto da intermediario tra Elbit e funzionari della Nspa, facilitando l’assegnazione di contratti per centinaia di milioni di euro. Tra i principali sospettati figura anche Guy Moeraert, ex dirigente della Nspa, arrestato a maggio e ora ai domiciliari con braccialetto elettronico, accusato di aver gestito un sistema di tangenti per almeno 1,9 milioni di euro.
L’inchiesta coinvolge magistrature e forze di polizia di Belgio, Paesi Bassi, Stati Uniti, Svizzera, Lussemburgo e Romania, e crea forte imbarazzo politico: Elbit è infatti uno dei principali fornitori Nato, con contratti che spaziano dai sistemi di protezione per elicotteri olandesi ai programmi multinazionali come la flotta A330 MRTT. Secondo fonti interne, l’azienda rischia ora l’inserimento in una blacklist come fornitore proibito.
Elbit Systems, che nel 2024 ha registrato un fatturato vicino ai 7 miliardi di dollari, afferma di aver avviato un programma di compliance e di collaborare con la Nspa, mentre la Nato mantiene il massimo riserbo. Lo scandalo, tuttavia, mette in discussione l’intero sistema di appalti dell’Alleanza.
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