Malesia, Cambogia e Thailandia firmano l’accordo di pace in presenza di Trump, tycoon: “Faremo affari con entrambi i Paesi”
Anche il tycoon ha presieduto alla cerimonia che ha lo scopo di cessare gli scontri tra i due Paesi, anche se per Bangkok il documento è solo una dichiarazione sui rapporti bilaterali che fissa alcune pre-condizioni per arrivare alla pace
Cambogia e Thailanda hanno firmato uno storico accordo di pace in Malesia in presenza del presidente americano Donald Trump. Anche il tycoon ha presieduto alla cerimonia che ha lo scopo di cessare gli scontri tra i due Paesi, anche se per Bangkok il documento è solo una dichiarazione sui rapporti bilaterali che fissa alcune pre-condizioni per arrivare alla pace. Presenti sia il premier thailandese Anutin Charnvirakul che quello cambogiano Hun Manet. Trump li ha definiti gli "accordi di pace di Kuala Lumpur", e ha detto: "Faremo accordi con entrambi i Paesi".
Malesia, Cambogia e Thailandia firmano l’accordo di pace in presenza di Trump
In Malesia è andata in scena la firma sull'accordo di pace tra Cambogia e Thailandia. Il conflitto armato tra i due Paesi era esploso lo scorso luglio con una settimana di intensi combattimenti lungo gli 800 chilometri di confine che separano i due Paesi. Gli scontri avevano causato oltre 40 vittime e la fuga di centinaia di migliaia di civili. Alla fine dello stesso mese, Bangkok e Phnom Penh avevano raggiunto un accordo preliminare per una "tregua immediata e incondizionata". Decisive le pressioni di Trump, che aveva minacciato sanzioni economiche per entrambi i Paesi.
Il leader Usa, presente alla cerimonia, ha annunciato la liberazione imminente di 18 soldati cambogiani ancora detenuti in Thailandia come prigionieri di guerra, dichiarandosi "orgoglioso di aver contribuito alla fine del conflitto" e puntando il dito contro le Nazioni Unite "per la loro inazione" in merito al conflitto.
Il premier cambogiano Hun Manet ha ringraziato Trump per la "guida decisiva e per gli instancabili sforzi. Per quanto difficili e complesse siano le dispute, devono essere risolte pacificamente. Questo accordo se attuato fornisce i mattoni per una pace duratura". Dopodiché, ha assicurato che "la rimozione degli armamenti pesanti dalla frontiera e la liberazione dei prigionieri di guerra inizieranno presto". Il Ministero della Difesa thailandese ha informato che il nuovo trattato prevede il ritiro delle armi pesanti dall’area di confine e la creazione di un programma congiunto di sminamento.