Trump in cortocircuito: "Ucraina ceda intero Donbass o sarà distrutta", Zelensky: "No premi a terroristi", Tusk rimpalla: "Pressione va fatta su Mosca"

Secondo alcuni funzionari presenti, il vertice Trump-Zelensky sarebbe degenerato più volte in "lite furibonda": da un lato il tycoon a fare pressing affinché Kiev ceda il Donbass a Putin, dall'altro l'omologo ucraino a difendere il più possibile il "fronte di resistenza"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "accetti di consegnare l'intero Donbass a Mosca altrimenti verrà distrutto". I canali di negoziazione all'interno del triangolo Trump-Zelensky-Putin si stanno sempre più assottigliando nonostante l'ultimo incontro alla Casa Bianca tra i due omologhi statunitense ed ucraino (all'ombra della precedente telefonata con Putin) abbia fatto sperare nell'apertura di una risoluzione potenziale.

Trump in cortocircuito: "Ucraina ceda intero Donbass o sarà distrutta", Zelensky: "No premi a terroristi", Tusk rimpalla: "Pressione va fatta su Mosca"

Non solo Trump, nel corso dei colloqui con Zelensky, ha di fatto respinto la richiesta di fornitura dei missili tomahawk puntando a non incrinare eccessivamente i rapporti diplomatici con la Russia, mentre Putin ha ribadito le sue rivendicazioni territoriali sul Donetsk concedendo condizioni più "elastiche". Ma il tycoon avrebbe sostanzialmente invitato il leader ucraino ad accettare l'aut aut posto da Putin. È quanto rivelato dal Financial Times secondo cui venerdì 17 ottobre Trump avrebbe tallonato Zelensky al fine di fargli accettare le condizioni di Mosca, pena "la distruzione". Tutto ciò sarebbe emerso durante ore tese nelle quali - si apprende - più volte il vertice tra le parti sarebbe degenerato in "lite furibonda": in una circostanza, Trump avrebbe gettato via le mappe della linea del fronte ucraino ribadendo i punti di discussione sollevati da Putin in chiamata. A quanto si apprende, l'aut aut imposto a sua volta da Trump giocherebbe per la controparte russa: o si raggiunge un accordo o Kiev sarà distrutta in quella che Putin avrebbe definito "nemmeno una guerra, piuttosto un'operazione speciale". Secondo il giornale americano, il vertice a Washington "ha riflettuto la natura capricciosa della posizione di Trump sulla guerra e la sua disponibilità ad appoggiare le richieste (...) di Putin".

La cessione del Donbass - ancora sotto controllo ucraino - a Mosca rappresenterebbe geopoliticamente un pieno fallimento per Kiev. E infatti Zelensky ha risposto duramente: "Nessuna ricompensa ai terroristi". Secondo un funzionario europeo vicino all'incontro, il leader ucraino "si è mostrato molto negativo" dopo il meeting, dettaglio che conferma come la strada verso negoziati risolutivi sia ancora lontana. Intanto il premier polacco Donald Tusk ha preso una volta ancora le difese ucraine: "Nessuno di noi dovrebbe fare pressione su Zelensky quando si tratta di concessioni territoriali. Dovremmo tutti fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressioneL'appeasement non è mai stata la strata per una pace giusta e duratura" ha fatto sapere tramite post social.