Cessate il fuoco Gaza, ad ostaggi detenuti da Hamas dal Governo israeliano 60mila shekel (15900€), nuova casa e sostegno medico garantito 1 anno
Il sussidio, reso noto dall’Istituto nazionale delle assicurazioni di Israele, prevede che ogni ostaggio rientrato riceva una carta prepagata del valore di 10mila shekel e un ulteriore contributo in denaro di circa 50mila shekel, per un totale di 60mila
Ai circa 20 ostaggi israeliani che saranno liberato dalla detenzione di Hamas, il governo Israeliano fornirà un contributo economico iniziale di circa 60mila shekel (15900 euro), una nuova abitazione e un sostegno medico garantito per un anno intero. Il piano, annunciato in concomitanza con il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, rientra nell’accordo di scambio di prigionieri mediato dall’amministrazione Trump e approvato dal governo guidato da Benjamin Netanyahu. L’iniziativa mira a fornire un aiuto immediato e concreto ai cittadini che, dopo mesi di prigionia, potranno finalmente fare ritorno in patria e iniziare un percorso di reintegrazione e recupero.
Cessate il fuoco Gaza, ad ostaggi detenuti da Hamas dal Governo israeliano 60mila shekel (15900€), nuova casa e sostegno medico garantito 1 anno
Il sussidio, reso noto dall’Istituto nazionale delle assicurazioni di Israele, prevede che ogni ostaggio rientrato riceva una carta prepagata del valore di 10mila shekel e un ulteriore contributo in denaro di circa 50mila shekel, per un totale di 60mila. L’obiettivo è quello di garantire un sostegno economico tempestivo ai cittadini liberati e alle loro famiglie, offrendo un primo passo verso la normalità dopo le gravi conseguenze psicologiche e materiali subite durante la detenzione.
Per i residenti delle aree prossime alla Striscia di Gaza è previsto il diritto a un’abitazione alternativa tramite l’Autorità per la ricostruzione, mentre gli ostaggi provenienti da altre zone del Paese riceveranno un contributo di 250mila shekel (66.270 euro) per l’acquisto di una nuova casa.
Le terapie mediche complementari saranno inoltre coperte fino a un massimo di 6mila shekel (1.590 euro) all’anno. A ciascun ex ostaggio sarà garantito per dodici mesi un sostegno medico pari al salario percepito prima del 7 ottobre 2023, data degli attacchi di Hamas, così da assicurare un recupero completo e dignitoso.