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Virginia, Hegseth ai generali Usa: "Nostro compito è fare guerra e vincerla, stop decadenza woke", Trump: "Hamas accetterà piano sennò espierà all'inferno"

Il presidente Usa e il capo del Pentagono hanno parlato davanti a centinaia di generali americani a Quantico, in Virginia. Il fil rouge: nuove direttive al Dipartimento della Guerra, che per Hegseth ripartono dalla consapevolezza che "la pace si raggiunge con la guerra". Trump: "Ho risolto 7 guerre, ieri quella più grande"

30 Settembre 2025

Virginia, Hegseth ai generali Usa: "Nostro compito è fare guerra e vincerla, stop decadenza woke", Trump: "Hamas accetterà piano sennò espierà all'inferno"

"Benvenuti al Dipartimento della Guerra. L'era del Dipartimento della Difesa è finita". Ha aperto così il suo discorso Pete Hegseth, segretario della Difesa Usa e capo del Pentagono, davanti ad una platea di generali americani da lui stesso convocati nella base dei Marines a Quantico, in Virginia.

Virginia, Hegseth ai generali Usa: "Nostro compito è fare guerra e vincerla, stop decadenza woke, d'ora in poi direttive 'gender neutral' con standard di preparazione rigorosamente maschili"

A poche ore dall'annuncio alla Casa Bianca del controverso "piano di pace" in 20 punti promosso dal Presidente Trump e dal premier israeliano Netanyahu, Pete Hegseth ha lanciato un segnale chiaro e incontrovertibile sulla nuova direzione intrapresa dal Pentagono. Anzitutto, ha chiarito Hegseth fugando ogni minimo dubbio, non c'è difesama attacco. Anzi, guerra. Una specifica divenuta già nota a tutti dopo il cambio ufficiale del nome del Dipartimento a inizio settembre, ma che ora il capo del Pentagono rivendica parlando di un "momento cruciale" nel quale ormai la pace si ottiene "attraverso la guerra". "Il nostro compito è prepararci alla guerra. E vincerla" ha urlato Hegseth a pugni chiusi proseguendo il discorso scongiurando i "decenni di declino" passati e auspicando ad una rinascita del Dipartimento della Guerra (DoW). "Leader politici sciocchi e sconsiderati hanno impostato la bussola sbagliata e abbiamo perso la strada. Siamo diventati 'il dipartimento woke'. Dobbiamo cancellare decenni di declino" ha detto Hegseth aggiungendo "Per troppo tempo abbiamo promosso leader per le ragioni sbagliate: in base alla loro razza, alle quote di genere, ai cosiddetti primati storici. Ora dobbiamo ripulire i detritiStiamo ponendo fine alla guerra contro i guerrieri". Parole annunciate sonoramente per tracciare nuove linee guida all'interno del Dipartimento. Direttive che si baseranno su un approccio "gender neutral" secondo cui cioè ai membri dell'esercito saranno imposti standard di preparazione maschile indipendentemente dal loro genere.

"Non si tratta di impedire alle donne di servire" ha continuato il capo del Pentagono anticipando qualunque obiezione. "Noi teniamo in grande valore l'impatto delle donne militari. Le nostre sono assolutamente le migliori al mondo. Ma quando si parla di lavori che necessitano di potenza fisica per dare risultati in combattimento, gli standard fisici devono essere alti e neutrali dal punto di vista del genere". Poi, direttive precise anche in merito all'estetica stessa dei soldati. "Basta con le barbe, capelli lunghi e superficialità nell'espressione individuale" ha ordinato affermando che "È del tutto inaccettabile vedere generali e ammiragli grassi (...) è una brutta figura e non rispecchia ciò che siamo".

Virginia, presente anche Trump: "Nucleare? Se qualcuno lo menziona siamo pronti. Il Nobel? Non me lo daranno mai"

La nuova linea dura del Dipartimento della Guerra americano è poi confermata dallo stesso Trump che, all'incontro coi generali, ha affermato di "licenziare seduta stante" i generali che non gli piaceranno. Poi i discorsi del tycoon hanno virato verso i temi caldi del momento: la proposta fatta ad Hamas per la fine del conflitto e la guerra russo-ucraina. Sulla prima il tycoon è tornato vantandosi delle sue abilità diplomatiche: "In nove mesi alla Casa Bianca ho risolto sette guerre e forse ieri la più grande" ha affermato riprendendo parole già espresse sul palco del Palazzo di Vetro davanti all'Assemblea Onu di qualche giorno fa. "Hamas deve accettare il piano", ha detto Trump, minacciando che se non lo farà "espierà all'inferno". "Come leader - ha aggiunto il tycoon - il nostro impegno nei confronti di ogni patriota che indossa l'uniforme è quello di garantire che l'esercito americano rimanga il più letale e dominante del pianeta. Non solo per pochi anni, ma per i decenni e le generazioni a venire, per secoli". "La Russia ci ha minacciato brevemente - ha proseguito il tycoon entrando in un terreno "minato", il nucleare - io ho inviato un sommergibile nucleare, l'arma più letale mai creata, impossibile da individuare, ed è bastato. Se qualcuno agita la minaccia nucleare, siamo pronti. Anche se spero di non dover mai usare l'arsenale atomico". Poi uno degli argomenti più sentiti: il Nobel, su cui Trump è tornato ma con scarso ottimismo: "Non mi daranno mai il Nobel per la Pace. Lo daranno a qualcuno che non ha fatto niente, o ha scritto un libro sulla mente di Trump, o su come fare la pace. È un insulto agli Stati Uniti".

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