Ucraina, Trump: "Russia è una tigre di carta, Ue non compri petrolio di Mosca", Peskov: "Siamo orsi veri, tycoon vuole vendere suo gnl"

Donald Trump attacca la Russia durante il suo discorso all'Assemblea Generale Onu, e "tifa" per l'Ucraina. Il presidente americano ha dichiarato che Mosca "combatte senza meta da tre anni e mezzo, una guerra che una vera potenza militare avrebbe dovuto vincere in meno di una settimana. Questo non distingue la Russia. Anzi, la fa apparire come una tigre di carta". Un'accusa che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha respinto al mittente: "Siamo orsi veri", ha dichiarato.

Ucraina, Trump: "Russia è una tigre di carta, Ue non compri petrolio di Mosca"

Durante l'Assemblea Generale Onu Trump ne ha approfittato per attaccare la Russia e sostenere l'Ucraina. Mosca è considerata una "tigre di carta", e il tycoon sostiene che Kiev può "vincere la guerra e riconquistare i territori". Trump, che ha anche incontrato Zelensky a New York, ha sostenuto che "Putin e la Russia sono in grandi difficoltà economiche, ed è giunto il momento che l'Ucraina agisca. Gli Stati Uniti continueranno a fornire armi alla Nato affinché la Nato ne faccia quello che vuole".

Non solo la guerra però. Un altro tema toccato da Trump è quello riguardante il petrolio. "Se la Russia non è pronta a fare un accordo sull'Ucraina, gli Usa sono pronti alle tariffe ma l'Europa deve prendere le stesse misure". Il presidente ha ribadito che i Paesi europei "devono smettere immediatamente di acquistare petrolio russo, è imbarazzante per loro". Parole che sottolineano soltanto come Washington voglia sostituire la Russia e diventare il principale esportatore di petrolio nel Vecchio Continente. Parole che hanno ricevuto la pronta replica di Peskov.

Peskov: "Siamo orsi veri, tycoon vuole vendere gnl"

Il portavoce del Cremlino Peskov ha replicato a Trump: "La Russia è più strettamente associata a un orso. Non esistono orsi di carta. La Russia è un orso vero. Putin ha ripetutamente e con diversi gradi di emozione descritto il nostro orso. Non c’è niente di cartaceo in questo", ha detto riferendosi all'accusa di essere una "tigre di carta". 

Poi ha spiegato: "Sta cercando di costringere il mondo intero a spendere più soldi per il petrolio e il gas americani".