Attentato Charlie Kirk, la strana lettera di condoglianze del rabbino capo israeliano David Yosef alla famiglia del politico datata 2 settembre

Otto giorni prima della morte di Kirk, il Rabbino Capo israeliano lo chiamava “Giusto tra le Nazioni”. Prendono sempre più forza le indiscrezioni che puntano il dito su Israele e Mossad come mandanti o esecutori dell'assassinio del leader di Turning Point Usa

È stata resa pubblica la lettera di condoglianze del rabbino capo di Israele David Yosef alla famiglia di Charlie Kirk, il leader repubblicano di Turning Point Usa ucciso in un attentato nello Utah, il 10 settembre. Quello che non torna, però, è la data scritta sulla missiva: 2 settembre 2025, otto giorni prima della morte violenta del politico.

Alcuni pensano a un errore di digitazione, oppure a un deepfake, ma molti osservatori internazionali credono che in quella data sia celata la soluzione sull'omicidio di Kirk, che non implicherebbe (o solo in modo parziale) il presunto colpevole, Tyler Robinson, ma che darebbe credito all'ipotesi del Mossad e dell'Idf come veri e propri killer o, perlomeno, mandanti.

Attentato Charlie Kirk, la strana lettera di condoglianze del rabbino capo israeliano David Yosef alla famiglia del politico datata 2 settembre

È stata resa pubblica la lettera di condoglianze scritta dal Rabbino Capo di Israele, David Yosef, indirizzata alla famiglia di Charlie Kirk, ucciso in un attentato il 10 settembre, in Utah.

Nella missiva, datata 2 settembre, otto giorni prima dell’assassinio, Yosef scrive:

Con profondo dolore e grande sofferenza, ho ricevuto la devastante notizia dell’omicidio di Charlie — un omicidio avvenuto unicamente perché era una voce chiara e incrollabile di verità.

Posso dire con tutto il cuore: Charlie Kirk è un ‘Giusto tra le Nazioni’ del mondo.

Le sue grandi opere e il suo nobile carattere lo hanno reso una figura veramente straordinaria. Nel suo modo modesto ma fermo, ha sempre scelto di stare dalla parte della verità, della giustizia e del popolo di Israele.

Che Dio conceda a lei e alla sua famiglia la forza per superare questa grande tragedia e continuare la sua eredità per le future generazioni.

Da qui, da Gerusalemme, vi inviamo le nostre condoglianze e cerchiamo di rafforzarvi in questi tempi dolorosi. Non siete soli nel vostro lutto — molti tra il popolo ebraico piangono con voi e ricordano Charlie come un uomo che ha dedicato tutto il suo cuore e la sua anima a rendere il mondo un posto migliore e più giusto.

La lettera è eccezionale per il tono: raramente un Rabbino Capo si pronuncia su eventi non direttamente legati alla comunità ebraica. Ma ciò che colpisce è la data: 2 settembre, otto giorni prima dell’omicidio.

La tempistica della lettera potrebbe non essere casuale e si intreccerebbe con “informazioni riservate in possesso del Mossad su minacce imminenti”. Alcune indiscrezioni più spinte, rilanciate da blogger americani, suggeriscono addirittura che dietro l’uccisione ci sia la mano di Tel Aviv, forse per mettere a tacere la voce di Kirk, diventata negli ultimi tempi molto critica nei confronti di Israele e del sostegno americano cieco a Netanyahu.