Uk, anche Starmer si sveglia: "Riconosceremo lo Stato di Palestina subito dopo la fine della visita ufficiale di Donald Trump il 18 settembre"
Starmer pronto a riconoscere lo Stato di Palestina dopo la visita di Trump, sfidando Washington e rispondendo alla crisi umanitaria e alle proteste di massa
La Gran Bretagna si sveglia definitivamente sulla tragica situazione di Gaza. Il premier Keir Starmer ha infatti annunciato che riconoscerà lo Stato di Palestina "subito dopo la fine della visita ufficiale di Donald Trump nel Paese", visita che termina il 18 settembre.
Uk, anche Starmer si sveglia: "Riconosceremo lo Stato di Palestina subito dopo la fine della visita ufficiale di Donald Trump il 18 settembre"
Il Regno Unito si prepara a compiere un passo di portata storica: secondo indiscrezioni riportate dal Times, il primo ministro Keir Starmer riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina subito dopo la conclusione della visita di Stato di Donald Trump. La decisione, che potrebbe essere annunciata già nel fine settimana, rappresenterebbe un cambio di rotta significativo nella politica estera britannica.
Starmer aveva già dichiarato a luglio che il riconoscimento sarebbe avvenuto “entro il mese”, se Israele non avesse migliorato la situazione umanitaria a Gaza. Le condizioni poste da Londra – cessate il fuoco, ripresa degli aiuti umanitari e un impegno concreto per una soluzione a due stati – restano però lontane dall’essere soddisfatte. Con l’offensiva israeliana che continua a colpire la popolazione civile, il premier sembra determinato a muoversi comunque.
Il Regno Unito si unirebbe così a 147 Paesi membri dell’Onu che già riconoscono la Palestina, insieme a nazioni come Francia, Australia e Canada che intendono formalizzare la loro decisione durante l’Assemblea generale del 22 settembre. Si tratta di un segnale politico forte, che mira a spingere la comunità internazionale verso una pace duratura e a dare legittimità alle aspirazioni del popolo palestinese.
Nel frattempo, le voci critiche si moltiplicano anche nel Regno Unito. Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha definito la situazione a Gaza “un genocidio”, sottolineando come più di 20 mila bambini siano morti di fame a causa del blocco israeliano e come il sistema sanitario sia al collasso. Dichiarazioni simili trovano eco nelle proteste che hanno accompagnato la visita di Trump, dove migliaia di persone hanno chiesto la fine del sostegno britannico e statunitense a Tel Aviv.